San Lazzaro, è lite tra Pd e Lega nord. Presidio polemico

LO SCONTRO POLITICO. Botta e risposta tra esponenti dei due partiti
San Lazzaro, è lite tra Pd e Lega nord. Presidio polemico

Nicola Rezzara
Democratici in strada contro i tagli del Governo e per chiedere leggi più dure anti-prostituzione Per il Carroccio è solo un gioco allo scarica barile

Sabato 05 Febbraio 2011CRONACA,pagina 16 Il Giornale di Vicenza”
s.laz
Il presidio anti-degrado a San Lazzaro scatena le polemiche fra Partito Democratico e Lega Nord. Ieri dalle 17 si è svolto il sit-in del Pd all’altezza del centro Tecchio, a pochi metri dal residence Campiello dove abitano ed esercitano la professione molte prostitute. Dietro lo striscione “Lui con le escort in casa. Noi con il degrado sotto casa” (chiaro riferimento alle vicende politico-giudiziarie del premier Silvio Berlusconi), in pochi hanno risposto all’appello del Pd: alle 17 i partecipanti si contavano sulle dita di due mani, guardati a vista da cinque volanti fra polizia, carabinieri e polizia locale. Con il passare del tempo è leggermente aumentato il numero dei democratici con l’arrivo dei rinforzi istituzionali: l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza e la deputata Daniela sbrollini.
Il presidio è stato organizzato per protestare contro Governo e Regione per «i tagli dei finanziamenti alle forze dell’ordine, agli enti locali e per proporre l’introduzione di disposizioni di legge più efficaci contro il fenomeno della prostituzione» spiega il segretario cittadino Enrico Peroni, presente al presidio insieme al segretario provinciale Federico Ginato. Prima ancora di andare in scena la manifestazione organizzata dal Pd aveva scatenato la reazione della Lega Nord che in mattinata aveva diffuso un comunicato polemico firmato dal segretario cittadino Carlo Rigon e dal responsabile della sicurezza del Carroccio, Alessio Sandoli.
I leghisti giudicano «farneticanti» le dichiarazioni del segretario Enrico Peroni che «seguendo l’esempio del sindaco Variati riesce a scaricare ogni responsabilità sul Governo e sulla Regione per lo stato in cui versa la zona. Per giustificare il fallimento della propria politica in materia di sicurezza il Pd cittadino gioca allo scarica barile sulla pelle dei cittadini di Vicenza accusando il Governo». «Quanti controlli ha fatto la polizia municipale negli appartamenti della zona di San Lazzaro per verificare il rispetto degli standard abitativi? Perché non si vanno a colpire anche quei proprietari italiani che affittano le case alle prostitute?», chiede il Carroccio cittadino che ha come principale bersaglio l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza: «Per il Comune è più facile fare cassa multando le auto di sera in centro storico andando a bastonare sempre i soliti vicentini. Da tempo chiediamo una modifica più restrittiva del regolamento che fissa gli standard abitativi perché è l’unico strumento per poter intervenire in modo serio ed efficace».
Dalla Pozza, che ha dichiarato di aver partecipato al presidio «come cittadino e iscritto al Pd, non come assessore», risponde: «I leghisti parlano per dare aria alla bocca – dice-. Negli ultimi 2 anni il Comune ha investito 700 mila euro per contrastare il fenomeno della prostituzione per strada e il degrado. Le multe agli automobilisti sorpresi a contrattare con le prostitute violando l’ordinanza sono state oltre 500. Abbiamo anche ordinato rigidi controlli al Campiello che ora è abitato solo da chi è in regola coi permessi. Fare di più è impossibile con gli strumenti che abbiamo a disposizione».
Daniela sbrollini, deputata Pd alla Camera, aggiunge: «Da un anno è fermo il disegno di legge Carfagna contro la prostituzione, senza contare che ogni gruppo parlamentare ha fatto la sua proposta sul tema, compresa quella firmata da me, Livia Turco e da dieci colleghi della commissione affari sociali che abbiamo depositato a marzo del 2009. Non c’è la volontà da parte di chi ha la maggioranza di discuterle».

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