FEDERALISMO???

II nordisti a bocca chiusa. Calearo non fa drammi. Conte: «Un’idea debole»

Venerdì 04 Febbraio 2011CRONACA,pagina 14 “Il Giornale di Vicenza”

Onorevoli reazioni. Arrabbiate quella della Lega nord rimasta senza numeri sufficienti nella commissione Bicamerale, dove un tempo il centrodestra aveva numeri abbondanti. Critiche contro i leghisti e i pidiellini quelle di Futuro e Libertà, ieri determinante per stoppare un federalismo municipale non piaciuto e in ogni caso stritolato nel gioco politico anti-Berlusconi. Soddisfatte per il tonfo della maggioranza quelle del Pd contrario alla penalizzazione dei Comune e che rilancia: «Un federalismo migliore del finto federalismo leghista si può…»: «Il risultato in Bicamerale – secondo la deputata Daniela sbrollini – ha certificato l’inadeguatezza del testo e la mancanza di un reale federalismo. Il voto ha dimostrato quanto sia urgente e necessario tornare a discutere nel merito dei provvedimenti, eliminando posizioni preconcette e mettendo al centro le vere necessità dei territori».
Per Giorgio Conte, finiano della Camera, «il risultato in bicamerale denuncia tutti i limiti e la debolezza del progetto di Lega e Pdl, a partire dall’aumento della pressione fiscale, che non ricordo appartenesse al programma del centrodestra»: «Le risorse destinate ai Comuni erano concentrate sui trasferimenti dallo Stato centrale, aumentando di fatto la pressione fiscale con nuove tasse. L’autonomia impositiva era sparita e sostituita da una semipatrimoniale, l’Imu-Imposta municipale unica che tassava anche i fabbricati di attività economiche già in seria difficoltà». È del suo partito l’imputato del giovedì nel “tribunale politico” del centrodestra, cioè il senatore Mario Baldassarri: «Le sue proposte sono rimaste inascoltate – commenta Conte – e ora si tornerà al testo originario del decreto, che non potrà tener conto neanche delle modifiche concertate con i Comuni dell’Anci». Perché è successo il patatrac? «Per i ricatti della Lega – secondo Conte – che si preoccupa solo del risultato elettorale e per l’ostentata sicurezza del premier Berlusconi che in questi mesi aveva garantito una solida maggioranza: ne tragga le conseguenze». Dal fronte filo-governativo, nel quale si colloca da meno di un mese, l’onorevole Massimo Calearo smorza gli eccessi polemici dei due fronti contrapposti: «Non è la fine del mondo… E poi l’attuazione non è prevista prima del 2014».
A suo parere, anzi, la pausa obbligata potrebbe addirittura risultare utile: «Se ci sono cose da cambiare, c’è il tempo per farlo. Il territorio sente il bisogno di attuare il federalismo municipale, ma ci si deve ragionare» dice. E porta la promessa di un contributo da parte dei “Responsabili”, il gruppetto di neo-berlusconiani che da gennaio assicura la fiducia al premier («nelle altre commissioni facciamo spesso la differenza in favore della maggioranza») ma che non hanno rappresentanti nella Bicamerale per il federalismo.

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