“I nomi sono espressione del territorio, più che delle correnti. Non era facile essere riconfermati e per questo sento un grande senso di responsabilità. È stata una bella assemblea e l´intervento di Renzi è stato di grande spessore”
tratto da il Giornale di Vicenza, lunedì 16 dicembre 2013 – CRONACA – Pagina 12
L´ASSEMBLEA. Applaudito il vicentino Tonello
Alla direzione Pd i renziani berici vanno in bianco. Delusione tra i fan del segretario. Confermate Sbrollini e Filippin
Erano partiti per Milano con grandi entusiasmo e aspettative, dopo che il loro beniamino aveva trionfato anche a livello provinciale nelle primarie. Ma il clima nel viaggio di ritorno non è stato altrettanto euforico per la folta truppa dei renziani vicentini, nove delegati sui tredici che il Pd berico ha mandato alla prima assemblea nazionale post-primarie. Sono rimasti “quasi” tutti fuori. Il “quasi” è perché nella direzione nazionale sono entrate due vicentine, Daniela Sbrollini (esponente di Areadem inserita tra i renziani in seguito all´accordo tra le correnti) e Rosanna Filippin (in qualità però di segretario regionale). Peraltro si tratta di due conferme, dato che entrambe erano già dentro alla direzione nazionale, l´organo di indirizzo “politico” del partito. Niente bis per Alessandra Moretti, sacrificata in nome della riduzione dei componenti da 200 a 120.
La lista l´ha stilata il nuovo segretario del Pd e l´Assemblea si è limitata ad approvarla. Come l´hanno presa i renziani dei Berici? Lo dice il loro voto: astenuti Diego Marchioro, Alessandra Sala, Antonio De Sanctis, Sacha Catalano, Silvia Dalle Rive, Claudio Rizzato, Alberto Rigon e Cristina Ruffato. Ha votato contro Meri Ballico, capolista per Renzi in uno dei due collegi vicentini.
«Non avevamo proposto dei nomi – commenta Marchioro – ma chiesto una certa attenzione, visti anche i risultati. Normale che ci sia stata una certa sorpresa. Abbiamo espresso la nostra insoddisfazione con l´astensione, ma rispettiamo le scelte. Ora andiamo avanti, c´è molto da fare». Nel frattempo più di qualcuno a Vicenza esultava per la “sconfitta”.
Tutt´altro umore per Daniela Sbrollini. «I nomi sono espressione del territorio, più che delle correnti. Non era facile essere riconfermati e per questo sento un grande senso di responsabilità. È stata una bella assemblea e l´intervento di Renzi è stato di grande spessore». Unico vicentino a salire sul palco è stato Angelo Tonello, giovane segretario del circolo dei Ferrovieri, civatiano. Il suo intervento ha ricevuto il plauso sia di Bersani che di D´Alema.
La lista l´ha stilata il nuovo segretario del Pd e l´Assemblea si è limitata ad approvarla. Come l´hanno presa i renziani dei Berici? Lo dice il loro voto: astenuti Diego Marchioro, Alessandra Sala, Antonio De Sanctis, Sacha Catalano, Silvia Dalle Rive, Claudio Rizzato, Alberto Rigon e Cristina Ruffato. Ha votato contro Meri Ballico, capolista per Renzi in uno dei due collegi vicentini.
«Non avevamo proposto dei nomi – commenta Marchioro – ma chiesto una certa attenzione, visti anche i risultati. Normale che ci sia stata una certa sorpresa. Abbiamo espresso la nostra insoddisfazione con l´astensione, ma rispettiamo le scelte. Ora andiamo avanti, c´è molto da fare». Nel frattempo più di qualcuno a Vicenza esultava per la “sconfitta”.
Tutt´altro umore per Daniela Sbrollini. «I nomi sono espressione del territorio, più che delle correnti. Non era facile essere riconfermati e per questo sento un grande senso di responsabilità. È stata una bella assemblea e l´intervento di Renzi è stato di grande spessore». Unico vicentino a salire sul palco è stato Angelo Tonello, giovane segretario del circolo dei Ferrovieri, civatiano. Il suo intervento ha ricevuto il plauso sia di Bersani che di D´Alema.