No al gioco d’azzardo. “Mind the g.a.p – Il giocatore”, mostra fotografica nella Loggia del Capitaniato

tratto da il Giornale di Vicenza, sabato 24 novembre 2012 – CRONACA – Pagina 34

LA MOSTRA. Nella Loggia del Capitaniato fino al prossimo 2 dicembre, “Mind the g.a.p.” è stata voluta dal Comune contro la proliferazione delle sale scommesse

No al gioco d´azzardo. Il dramma nelle foto

È stata inaugurata ieri nella Loggia del Capitaniato la mostra fotografica dal titolo “Mind the g.a.p. – Il giocatore”, promossa dall´assessorato allo sviluppo economico in collaborazione con l´associazione “Avviso pubblico”, che collega tra loro Comuni, Province e Regioni impegnati nella promozione della cultura della legalità nella politica, nella pubblica amministrazione e nei territori da essi governati. Erano presenti il sindaco Achille Variati, l´assessore Tommaso Ruggeri, la deputata Daniela Sbrollini e il consigliere Raffaele Colombara, che rappresenta il Comune di Vicenza in Avviso pubblico. C´erano anche l´autore degli scatti, il fotografo vicentino Marco Dal Maso e la curatrice Petra Cason.
«Il Comune di Vicenza si sta impegnando per evitare la proliferazione delle sale da gioco e scommesse e mi sarei aspettato un sostengo in tale senso da parte dello Stato visto che la que! stione riguarda la salute delle persone – ha dichiarato il sindaco Variati -. Sebbene i poteri dei Comuni siano limitati, abbiamo comunque adottato norme che fissano la distanza minima di 500 metri dai siti sensibili. “Mind the g.a.p.” sarà particolarmente suggestiva nel tardo pomeriggio, quando calerà il buio e l´illuminazione creata appositamente, valorizzerà le immagini e la sede espositiva della Loggia del Capitaniato.
L´esposizione si potrà visitare fino a domenica 2 dicembre – grazie anche alla collaborazione dei comitati cittadini che si sono mobilitati contro l´apertura di nuove sale da gioco in città – dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19; venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20. Prendendo spunto dalla popolare locuzione inglese “Mind the gap”, che significa “attenzione al varco”, quello tra la banchina e la porta del treno, Dal Maso e Cason hanno mutua! to dal termine “gap” l´acronimo italiano &ld! quo;g.a.p.” che sta per “gioco d´azzardo patologico”. Attraverso 19 foto in bianco e nero, infatti, scattate nei casinò e nelle sale scommesse del centro-nord Italia, l´esposizione rappresenta il percorso andata e ritorno del giocatore nella voragine della ludopatia: dall´esaltazione delle prime fortunate vincite fino alla terapia di gruppo, passando per i costanti fallimenti che portano il giocatore a scommettere somme di denaro sempre maggiori per far fronte alle perdite, entrando in una spirale di disperazione che spesso porta alla rottura dei legami familiari e degli affetti, e a cadere nella rete degli usurai. Di qui la volontà dell´assessorato allo sviluppo economico di sensibilizzare la cittadinanza su un tema sempre più attuale.

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