tratto da il Giornale di Vicenza, lunedì 26 novembre 2012 – CRONACA – Pagina 11
«Vedere tutta questa gente è importante. Si è innescata la marcia della politica, speriamo che ora la macchina proceda»
Il fatidico giorno è arrivato. Festoso, allegro, partecipato. File a partire dalle 7,30 all´autorium Canneti di Levà degli Angeli e, ancora, in Zona 6 nel centro civico di via Thaon di Revel. Vestiti della domenica, cappelli calati, sciarpe sul collo, certificato elettorale in mano e tanta voglia di votare, di decidere. «Ho 86 anni e voto Renzi, credo che il rinnovamento debba partire dai giovani. Poi, con quello che accade a destra, meglio puntare alto e guardare avanti che la strada sarà lunga e difficoltosa».
Erno Pigato è accompagnato dalla moglie, Sandra Rosetto, 85 anni. «E anch´io voto Renzi, bisogna cambiare. Anzi, si deve». Evoluzione, metamorfosi, riforme, voglia di riappropriarsi di un pezzo di vita politica che in questi anni è stata confusa con altri interessi. Sono questi i discorsi che si sentono tra il popolo di un centrosinistra più che mai variegato che è arrivato alla primarie con cinque candidati ! e già si prospetta l´ipotesi ballottaggio Bersani-Renzi. «Questa prima fase è importante – spiega Maria Elisabetta Sartor – un grande segnale di democrazia che i cittadini stanno cogliendo. Ho votato Vendola, credo nei suoi programmi, nella sua visione del welfare. Il mio voto è una possibilità che tende a guardare alle nuove generazioni».
Intanto nella sede dell´ex circoscrizione 6, le file aumentano, la gente arriva come un un piccolo rivolo in tempo di piena. Molte donne, la maggior parte sono anziani. Mentre a lavorare dietro ai computer, piuttosto che ai tavoli ci sono i giovani, alla fine saranno più di 100 i volontari che hanno aderito a questa giornata pre elettorale. Un prova generale in vista di un futuro in cui le incognite non mancano. Alle 11 in via Thaon di Revel avevano votato 450 persone. Arriva il sindaco, Achille Variati, con il certificato in mano. «È una bella esercitazione di democrazia che giunge dai cittadini», afferma. Fran! cesco Guerrieri ha 33 anni, l´accento meridionale, inseg! nante di professione . «Arrivo dalla Puglia, Vendola ha svolto bene il ruolo di governatore, può fare altrettanto come presidente del Consiglio». Dalla periferia al centro: all´auditorium Canneti il solo “seggio” dove votare in centro storico; alle 14. 30 quota 750 elettori era già stata superata. Cabine di voto tra i vestiti di scena della cantante lirica Marcella Pobbe, ragazzi al computer per chi si era iscritto on line e che doveva comunque ritirare la propria scheda, tre postazioni e gran movimento di gente. Chi entra vota e se ne va e chi invece rimane, cerca qualcuno con cui confrontarsi, chiacchierare. Giulia Cozza, 23 anni, studentessa universitaria ha ancora la scheda in mano. «È la mia prima esperienza con le primarie – afferma – sono utili, creano movimento, opinione, giudizi, vedute. E in questo periodo sono fondamentali. Il mio voto? A Matteo Renzi, naturalmente». In centro arriva anche la portavoce di Bersani, Alessandra Moretti, in zona anche l´on. Daniela Sbrollini che prima della chiusura girerà tutte le sette circoscrizioni della città. «La partita non si gioca solo tra Renzi e Bersani, nel Veneto Puppato avrà seguito. Questa è la sua terra – afferma la parlamentare -. Vedere tutta questa gente è importante si è innescata la marcia della politica speriamo che ora la macchina proceda. Previsioni? Andremo ad un ballottaggio tra Renzi e Bersani». In via Vaccari, zona Ferrovieri una delle più “rosse” fino a qualche anno fa della “bianchissima” Vicenza, è l´unico seggio in cui possono votare anche gli immigrati con carta d´identità e permesso di soggiorno. «In mattinata ne abbiamo contati una ventina, filippini, ghanesi, tunisini», spiega il presidente Elio Veronese. Passa così questa domenica “elettorale” per la sinistra, tra chiacchiere, certificati, banchetti dove si trovava dall´acqua al cocktail, dalle torte ai salatini! . Anche questo fa parte del clima. Ma qui la pancia non c´entra nulla . Si usa la testa.