Condivido le parole di Matteo Renzi. Dobbiamo ringraziare Enrico Letta e riconoscergli la serietà e la responsabilità con cui ha affrontato l’impegno affidatogli. Si trattava di gestire una fase d’emergenza con un governo d’emergenza. Ma dobbiamo prendere atto che con l’uscita di Berlusconi dalla maggioranza è cambiato lo scenario politico ed è venuta così ad esaurirsi quella fase emergenziale in cui eravamo nel post elezioni. Abbiamo quindi bisogno di un nuovo esecutivo che aderisca pienamente alla situazione presente, e che sia in grado di avere quello slancio necessario per superare l’impasse e cambiare il Paese attraverso riforme importanti che non devono più farsi attendere. I cittadini tutti, passando per le categorie economiche e i sindacati, ci chiedono uno scatto qui e ora e andare al voto adesso significherebbe rimandare tale scatto. Le aziende che rischiano di chiudere, quelle che pensano alla delocalizzazione, i lavoratori che si vedono decurtato lo stipendio o che devono affrontare la cassa integrazione non possono più aspettare. Motivo per cui sostengo l’idea di una fase nuova che non definirei “staffetta” ma “cambio di passo necessario”, che con responsabilità e consapevolezza assumiamo a fronte di una riflessione seria con lo sguardo rivolto al bene del Paese. Ritengo, infine, vi sia stata la necessità di uscire da questa Direzione con una scelta chiara, a viso aperto e senza ipocrisia, votando il documento presentato da Matteo Renzi.