Chiusura uffici postali piccoli centri: la razionalizzazione economica deve incontrare i bisogni dei cittadini. Sbrollini interroga il Governo.

Roma (27 Luglio). L’on. Daniela Sbrollini interroga il Governo contro i tagli degli uffici postali dei piccoli centri, faccenda che interessa più di mille comuni italiani.

«Ad essere penalizzati – afferma l’on. Sbrollini – sono gli uffici postali dei piccoli comuni delle zone montane o periferiche, che sulla base di un’analisi di Poste Italiane sul rapporto costi/ricavi risultano essere anti-economici». Continua la parlamentare del Pd: «La necessità di razionalizzazione economica deve incontrare i bisogni dei cittadini: la chiusura degli uffici dei piccoli comuni creerebbe un forte disservizio per cittadini, con particolare riguardo agli anziani e alle persone con disabilità, che si troverebbero nella condizione di dover percorrere svariati chilometri prima di raggiungere l’ufficio postale più vicino».

Afferma Sbrollini: «Il caso di Crosara, frazione di Marostica, è emblematico: l’ufficio postale attualmente presente verrebbe chiuso, ma non si considera che l’ufficio più vicino, a Marostica, dista ben 7 km. Operazioni basilari, come il ritiro della pensione o il pagamento di un bollettino, risulterebbero seriamente difficoltose, soprattutto per anziani e disabili. Sostengo l’appello dei sindaci, quello dei cittadini e di ANCI – conclude l’onorevole – e chiedo quindi al Presidente Monti e al Ministro Passera di intervenire al fine di sollecitare Poste Italiane a non procedere alla chiusura e a confrontarsi con le Amministrazioni locali per individuare soluzioni che garantiscano la sopravvivenza di un servizio primario».

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