Valdastico Sud, pericolo ambientale, interrogato il Governo!

Interrogazione Urgente

Al Ministro dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare Corrado Clini

Al Ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera

Roma, 18 gennaio 2012

Premesso che:

Da molto tempo nel territorio vicentino è attivo un grande cantiere stradale per la realizzazione della cosiddetta “VALDASTICO  SUD” , prolungamento dell’attuale ramo autostradale che collega Vicenza con il casello di Piovene Rocchette.

Da tempo si rincorrono notizie sui media locali in merito al ritrovamento di materiale nocivo nell’area del cantiere. Materiale che, a detta di testimoni, veniva scaricato da camion durante la notte ed utilizzato come fondo per la preparazione dell’area che ospiterà l’infrastruttura.

La natura del materiale sembra essere quella di pericolosi scarti di fonderia, materiale quindi non inerte e altamente pericoloso per l’ambiente, proprio perché carico di sostanze nocive che hanno fatto scattare la denuncia di associazioni quali Medicina Ecologica e AIEA (Associazione Italiana Esposti Amianto).

Il materiale impiegato sembra presentare livelli elevati di cromo, certamente superiori ai limiti consentiti; e le dimensioni del materiale utilizzato (dei singoli frammenti) sembra superare la dimensione adatta ad evitare in futuro cedimenti o avvallamenti del manto stradale che sarà steso sul “cassonetto” costituito appunto da questo materiale “sospetto”.

Considerando che:

L’infrastruttura è attesa da tempo da tutto il territorio vicentino e può rappresentare un elemento positivo per l’economia provinciale.

L’antimafia di Venezia ha conferito l’incarico ad un geologo per poter approfondire e individuare elementi

Se confermati i sospetti, siamo davanti ad un enorme rischio ambientale, oltre che ad accuse penali gravissime.

Tutto ciò premesso, l’interrogante chiede al Governo:

  1. Quali elementi abbia il governo in merito a questa vicenda
  2. Come vuole attivarsi il Ministero dell’ambiente per tutelare i cittadini da un possibile rischio ambientale e che mezzi di cooperazione si possono attivare tra le diverse istituzioni coinvolte.
  3. Se il Ministero dello Sviluppo Economico, può ipotizzare strategie diverse da quelle in vigore per poter attuare una sicurezza nei cantieri escludendo ogni possibile infiltrazione di attività illegali o dannose per le popolazioni.

Cordialmente

On. Daniela Sbrollini

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