Scorie e Valdastico. La Procura affida analisi al geologo

INFRASTRUTTURE. L´Antimafia di Venezia
E l´onorevole sbrollini (Pd) presenta un´interrogazione

giovedì 19 gennaio 2012 CRONACA, pagina 20 “Il Giornale di Vicenza”

La Procura antimafia di Venezia ha conferito l´incarico ad un geologo per verificare l´ eventuale presenza di materiale inquinante nel sottofondo della Valdastico Sud. Così ha deciso il pm della Dda Rita Ugolini che sta indagando a seguito di una denuncia esposto presentato da Medicina democratica e dall´Associazione italiana esposti amianto (curato dall´avvocato Edoardo Bortolotto). Nel documento, ripreso anche dal settimanale L´Espresso, l´archeologo non professionista, Marco Nosarini, ha raccolto foto che proverebbero l´utilizzo di materiale inquinato, oltre a un via vai notturno di camion sospetti che avrebbero scaricato il materiale inquinato. Ci sono anche delle analisi di laboratorio sul materiale che si sostiene essere stato raccolto in cantiere e che risulterebbe fuori limite per numerosi inquinanti. Il sospetto denunciato dal gruppo nasce anche dall´indagine che riguarda il cantiere della Brescia-Bergamo-Milano in cui è coinvolta l´impresa Locatelli. La stessa che lavora in Valdastico Sud.
Serenissima Costruzioni, che segue la maxi opera sostiene che tutto è in regola e che, a ieri, non era arrivata alcuna notifica da parte della Procura. Procura che ha nominato l´ingegnere ambientale Paolo Rabitti di Mantova come esperto. Le prime risposte dai prelievi e dagli accertamenti che sono stati disposti dall´Antimafia dovrebbero arrivare entro una quindicina di giorni. Sono stati interrogati anche i denunciati che hanno presentato tutto il materiale e le testimonianze che risalgono all´autunno 2010.
Sull´argomento interviene l´onorevole Daniela sbrollini (Pd) che ha presentato una interrogazione rivolta al ministro dell´Ambiente, Corrado Clini, e a quello delle Infrastrutture, Corrado Passera. «Era doverosa questa interrogazione per informare il Governo di quanto sta accadendo nel Vicentino – spiega sbrollini -. E per chiedere attenzione. Di qui le domande: come può attivarsi il ministero dell´Ambiente per tutelare i cittadini da un possibile rischio ambientale e che mezzi di cooperazione possono esserci tra le diverse istituzioni coinvolte? E ancora. Il ministero dello Sviluppo può ipotizzare strategie diverse da quelle in vigore per poter attuare una sicurezza nei cantieri escludendo ogni possibile infiltrazione di attività illegali?».CRI.GIA.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto