Tribunale nel caos. I sindaci chiamano il ministro Alfano

IL CASO. Convocati ieri mattina in aula consiliare i politici del territorio

Natalia Bandiera

Martedì 01 Marzo 2011 PROVINCIA, pagina 26 “Il Giornale di Vicenza”

Daniela
Un incontro urgente con il ministro Angelino Alfano e la razionalizzazione del personale dei vari tribunali.Non sono mai stati così uniti i sindaci dell’Alto vicentino che ieri mattina, avevano dato appuntamento ai politici locali che siedono in parlamento. Avevano chiesto anche la partecipazione degli amministratori regionali e provinciali, per affrontare l’emergenza-giustizia.
Scarsa la presenza dei nomi che contano . Solo il deputato Daniela sbrollini, che non ha avuto peli sulla lingua nell’accusare i colleghi latitanti, e un delegato dell’onorevole Giorgio Conte.Presente all’incontro, il consigliere regionale Giuseppe Berlato Sella e solo i consiglieri provinciali Gigi Manza, Armido Besco, Bortolino Sartore e Ugo Retis.
Qualcuno ha fatto recapitare le proprie scuse nell’aula consiliare di Palazzo Gardin. Molti non si sono preoccupati neppure di quello. L’incontro era stato organizzato da tempo, per definire gli strumenti della lotta, che i sindaci vogliono portare avanti per scongiurare il pericolo della chiusura della sede del tribunale di Schio.
«È assurdo – ha detto il sindaco di Santorso Pietro Menegozzo – che i sindaci debbano sobbarcarsi le spese per assicurare un diritto alla giustizia che tocca allo Stato – non possiamo subire in silenzio’».
«Se abbiamo mandato due dipendenti negli uffici del giudice di Pace di Schio e Valdagno è solo per non bloccare la macchina della giustizia – ha detto il sindaco scledense Luigi Dalla Via – dal Ministero pretendiamo che venga garantito il personale minimo per far funzionare un servizio che sta diventerà un disservizio».
«Se non fosse stato per il nostro intervento, piazzando due dipendenti in sostituzione dei cancellieri in pensione – ha detto il sindaco di Valdagno Alberto Neri – si sarebbero bloccati i processi, Il pericolo che le sedi distaccate del tribunale chiudano per carenza di personale è serissimo. Il servizio non può essere soppresso in una realtà demografica così vasta e densa di economia».
Affrontata, alla presenza dei rappresentanti delle realtà economiche e sindacali locali, anche l’esigenza di razionalizzare le risorse dei vari palazzi di giustizia. A Bassano del Grappa, esiste un tribunale indipendente con un presidente e nove magistrati. Le cause – come spiegato da Laura Decchino che assieme alla collega Paola Dal Pra, rappresentavano l’Ordine degli avvocati – sono minori rispetto a quelle che ricadono su Schio, dove ci sono solo tre giudicanti’.
«Occorre un riordino – ha dichiarato il consigliere comunale di Thiene Andrea Zorzan – non è possibile che a pochi chilometri esistano realtà felici come Bassano e sedi costrette alla chiusura come Schio».

«È un problema serio ma i miei colleghi latitano»

Martedì 01 Marzo 2011 PROVINCIA, pagina 26 “Il Giornale di Vicenza”

«Sono disgustata e delusa dalla latitanza dei miei colleghi,che avrebbero dovuto fare in modo di essere presenti ad un appuntamento così importante».
Daniela sbrollini, deputato del Partito democratico non ha utilizzato mezzi termini, ieri mattina, durante la conferenza dei sindaci, che avevano chiesto di essere ascoltati dai politici che contano, a proposito del tribunale di Schio che rischia di chiudere.
«Ho scritto interrogazioni paramentari, ho chiesto di essere ricevuta dal Ministro alla Giustizia Angelino Alfano, ma sono stata ignorata.» Il deputato e promette battaglia fino a quando non verranno adottati i provvedimenti necessari per risollevare le sorti del distaccamento di Schio del tribunale .
«Credo che i miei colleghi non si siano presentati – conclude Daniela sbrollini – perchè sono in forte imbarazzo nei confronti dei loro elettori, che rischiano di veder violato il sacrosanto diritto alla giustizia .»N.B.

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