Vogliamo il merito come criterio per la selezione delle classi dirigenti, nelle organizzazioni sociali, nel partito e nelle istituzioni. Vogliamo essere il 50% di questa classe dirigente a tutti i livelli e vogliamo essere selezionate sulla base del merito. A questi principi deve ispirarsi la nuova legge elettorale e le scelte devono essere il frutto del nostro pieno coinvolgimento democratico.
Vogliamo una visione laica dello Stato, nell’orizzonte culturale e normativo europeo, per l’affermazione dei diritti umani e civili e per il superamento delle diseguaglianze sociali. Vogliamo un Paese forte nel contrasto al femminicidio e all’omofobia. Vogliamo un Paese capace di governare in modo adeguato il cambiamento nelle relazioni, tra generazioni, tra sessi e tra mondi e culture.
Vogliamo essere la chiave decisiva per la crescita economica, sociale, civile e culturale del Paese e siamo portatrici di una nuova visione dei diritti delle donne, dei bambini e degli adolescenti. Vogliamo ridisegnare il welfare e i diritti di cittadinanza, i modelli educativi a partire dai nidi, la legislazione, la riforma dell’ordinamento giudiziario a partire dal tribunale per la persona e le relazioni familiari e l’insieme delle istituzioni.