Parto Indolore. Sbrollini presenta un ordine del giorno «Garanzie in tutta Italia»

tratto da il Giornale di Vicenza, domenica 28 ottobre 2012 CRONACA, pagina 21

La questione dell´epidurale gratuita è finita in parlamento. Anche in seguito all´iniziativa delle ostetriche del San Bortolo e della loro protesta.
Tanto per cominciare, un ordine del giorno presentato al ministro della sanità Rernato Balduzzi dalla parlamentare vicentina del Partito democratico, Daniela Sbrollini, e dalla collega veneziana Delia Murer ha lo scopo di impegnare il governo presieduto da Mario Monti a garantire l´analgesia nel parto naturale su tutto il territorio nazionale, negli ospedali pubblici e anche in tutte le strutture convenzionate.
Attualmente l´epidurale è praticata 24 ore su 24 e gratuitamente solo nel 16 per cento degli ospedali italiani. Secondo i dati più recenti in Italia solo il 3,7 per cento delle donne ha potuto partorire in analgesia.
Nel 2008, l´allora ministro della salute Livia Turco, anche lei del Partito democratico, inserì l´epidurale nei Livelli essenziali di assistenza l´epidurale, ma i governi successivi non hanno mai stanziato le risorse sufficienti per offrire davvero la possibilità del parto indolore. L´ordine del giorno della Sbrollini segnala al governo questa necessità e, come detto, lo impegna a creare gli strumenti per garantire in tutti gli ospedali questa preziosa opportunità.
«L´analgesia epidurale – spiega l´on. Sbrollini – è la tecnica più sicura ed efficace per controllare il dolore del travaglio e del parto. Fa scomparire il dolore in pochi minuti, lasciando inalterate tutte le altre sensibilità compresa quelle delle contrazioni, per cui il parto avviene con la piena partecipazione della futura mamma».
«In questo modo – conclude la parlamentare vicentina – la donna può vivere pienamente una delle esperienze più significative della propria vita, senza contare, tra l´altro, che il benessere materno si trasmette al piccolo che sta per nascere, e che l´epidurale riduce pure significativamente la morbilità e la mortalità neonatale». F.P.

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