Venerdì 03 Giugno 2011 CRONACA, pagina 15 “Il Giornale di Vicenza”
Daniela Sbrollini, deputata del Partito democratico Il vento sarà pure cambiato: si è capito che è soffiato in faccia a Silvio Berlusconi, non è detto che gonfi le vele dei democratici. Daniela sbrollini, l’unica portabandiera vicentina del Pd a Montecitorio, predica prudenza: «Non dobbiamo guardare soltanto le percentuali, ma anche i numeri assoluti, che raccontano di molti elettori rimasti a casa perché stanchi del berlusconismo. Questa è la prima lezione che colgo».
A Vicenza iscritti e dirigenti del Pd chiedono a gran voce le primarie. Lei che dice?
Le primarie sono uno strumento importante, che va fatto funzionare al meglio con un regolamento.
In vista delle elezioni provinciali ci sono tempi stretti: vanno fatte in autunno.
Primarie interne o di coalizione?
Sono favorevole alle primarie di coalizione, aperte non solo agli iscritti, ma a tutti, perché significa far partecipare il maggior numero di persone.
Ma non temete di consegnare il candidato ai vendoliani, come accaduto a Milano?
Non dobbiamo aver paura. Siamo il primo partito di opposizione, abbiamo il dovere di proporre un programma sul quale stringere le alleanze e candidati importanti e rappresentativi. Il caso Milano? Boeri era un buon candidato, ma Pisapia è riuscito a intercettare un elettorato più vasto, perché in realtà non è certo un estremista come è stato dipinto. Credo che per la Provincia servano volti autorevoli, ma nello stesso tempo nuovi, fuori dai soliti schemi.
Alleanze naturali, con Idv e Sel, esperimenti con il Terzo polo, o strane alchimie per rompere l’asse Pdl-Lega?
Partiamo dalle realtà a noi più vicine, ma restiamo aperti a tutto, cercando di sfruttare al meglio le spaccature evidenti nelle forze del centrodestra. n mi pongo limiti a priori: il quadro politico è in grande movimento, tutto può accadere da oggi alla prossima primavera.