La Senatrice Sbrollini interviene sul gioco di azzardo

Alcuni studi hanno segnalato già da anni un livello di problematicità superiore nel Veneto rispetto alle altre regioni del nord Italia. La Senatrice Daniela Sbrollini ricorda che “ci sono migliaia di giocatori ad alto livello di problematicità nel Veneto e in provincia di Vicenza la situazione è in linea con il resto della Regione.  Bene dunque lo stop pubblicità giochi, ma non basta.”

“Il decreto Dignità appare poco efficace sul versante della riduzione dell’offerta di azzardo – continua Sbrollini – Nel 2015 intervenimmo per ridurre del 30% il numero delle slot machines e per garantire un controllo più efficace a tutela dei giocatori con l’accesso remoto. Su questa strada bisognerebbe continuare, avendo come riferimento l’accordo firmato tra Stato e Regioni alla fine della scorsa Legislatura che dimezzava le sale gioco, riduceva ulteriormente e drasticamente le slot nei locali non dedicati al gioco e raccoglieva tante delle norme prodotte con il contributo degli Enti Locali e dei soggetti animatori della campagna ‘Mettiamoci In Gioco’.”

Prosegue la Senatrice Pd “A breve presenteremo una proposta di legge di riordino del settore che riprenderà tutto quel lavoro.”

Resta il fatto che qualunque intervento per ridurre domanda e offerta di azzardo deve essere fatto nella consapevolezza che ciò comporta minori entrate per lo Stato e, in questo senso, la scelta di finanziare le perdite derivanti dalla cancellazione della pubblicità aumentando l’imposizione sulle slot non sembra andare in questa direzione.

Piuttosto sembra considerare intangibili le entrate in questo settore.

Conclude la Senatrice Sbrollini “Si continua a non prevedere una diminuzione delle entrate conseguente alla minore domanda e alla minore offerta di azzardo e, senza questo salto di qualità e questa consapevolezza, si rischia di non andare lontano.”

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