Interrogazione in Commissione su LIVELLI DI ASSISTENZA OSPEDALIERA

Al Ministro della salute, Giulia Grillo.

 

BOLDRINI, SBROLLINI e altri

 

Premesso che:

un’assistenza sanitaria adeguata è un obbligo verso i cittadini sancito dall‘articolo 32 della Costituzione;

il decreto ministeriale 2 aprile 2015, n. 70, prevede un incremento nella qualità dei servizi sanitari, un uso appropriato delle risorse, ed un incremento di ospedali specializzati in patologie “ad insorgenza acuta e con rilevante compromissione funzionale, ovvero di gestione di attività programmabili che richiedono un contesto tecnologicamente ed organizzativamente articolato e complesso, capace di affrontare, in maniera adeguata, peculiari esigenze sanitarie sia acute che post-acute e riabilitative”;

il percorso attivato in questi anni, dopo l’approvazione del decreto ministeriale non ha ottenuto in tutte le realtà territoriali un soddisfacente livello di sviluppo. La riorganizzazione della rete ospedaliera non è avvenuta in modo uniforme in tutte le regioni;

visti gli effetti positivi che si prospettano dall’attuazione di questo decreto, è di massima urgenza che venga attuato nella sua interezza;

considerato che:

l’allegato 1 del decreto prevede che “I significativi cambiamenti registrati in questi anni in tema di assistenza sanitaria ed in particolare in quella ospedaliera richiedono un sostanziale ammodernamento del Servizio sanitario nazionale (SSN), partendo da alcune tematiche prioritarie, come l’implementazione del Governo clinico e la sicurezza delle cure, la ricerca e l’innovazione, nonché gli impegni che discendono dall’appartenenza alla comunità europea, anche a seguito dell’adozione della Direttiva EU/24/2011 sulla mobilità transfrontaliera e la necessaria riorganizzazione della rete ospedaliera in base a standard di dotazione strutturale e tecnologica, bacino di utenza, complessità delle prestazioni erogate”;

lo stesso decreto prevede che “Tutte le strutture sanitarie che concorrono a garantire gli obiettivi assistenziali debbono operare secondo il principio della efficacia, qualità e sicurezza delle cure, dell’efficienza, della centralità del paziente e dell’umanizzazione delle cure, nel rispetto della dignità della persona”;

esso affida ad un tavolo istituzionale, coordinato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) e composto da rappresentanti del Ministero della salute e delle Regioni, il compito di definire le linee guida organizzative e raccomandazioni per il corretto funzionamento delle reti clinico assistenziali che hanno l’obiettivo di assicurare la presa in carico globale del paziente;

tenuto conto che:

l’articolo 15, comma 13, lettera c), del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, ha previsto la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, al fine di rendere la rete ospedaliera in grado di rispondere in maniera adeguata ai nuovi bisogni e alle nuove modalità del loro estrinsecarsi;

è di fondamentale importanza garantire livelli di assistenza ospedaliera omogenei nell’intero territorio nazionale, sia in termini di adeguatezza delle strutture, sia in termini di risorse umane impiegate in rapporto al numero di pazienti serviti e sia considerato il livello di complessità delle strutture,

si chiede di sapere:

quali iniziative necessarie ed urgenti il Ministro in indirizzo intenda adottare per rendere pienamente operativo il “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” previsto dal decreto ministeriale 2 aprile 2015, n. 70;

se il Ministro in indirizzo abbia attivato o intenda attivare una ricognizione, in tutte le regioni, in merito allo stato di attuazione del processo di riorganizzazione della rete ospedaliera nazionale, come da dettato del decreto ministeriale, per monitorare anche l’appropriatezza e l’efficacia dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza.

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