Interpellanza urgente al Governo sulle Cartiere Val Posina


Sbrollini (Pd): “Un’azienda di eccellenza che va salvata”

Interpellanza urgente ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro sulle Cartiere Val Posina. L’ha presentata oggi alla Camera Daniela Sbrollini, deputata Pd di Vicenza, con l’adesione di altri quaranta deputati democratici.

“Ad Arsiero, in località Ponte Strona – si legge nell’interpellanza -, sono presenti da anni le «Cartiere Val Posina», uno dei fiori all’occhiello del Nord-Est d’Italia, proprio perché non producono semplicemente carta ma un prodotto specifico che serve per il confezionamento degli alimenti. Da alcuni mesi le «Cartiere Val Posina» sono in una fase di crisi dovuta non al crollo degli ordini o della produzione, bensì all’incredibile aumento delle materie prime per la lavorazione (è triplicato il costo della cellulosa) e all’impennata dei costi energetici, risorsa necessaria per la produzione e il funzionamento dell’impianto”.

“La crisi – dice l’on. Sbrollini – coinvolge direttamente i 42 lavoratori, maestranze di alta    specializzazione tecnica e con una media di età fissata sui 30 anni; in accordo tra proprietà e sindacati, tutti i lavoratori sono attualmente in ferie per tutta la durata del mese di luglio 2011, con il relativo blocco totale della produzione, ma ogni giorno di fermo dell’impianto rappresenta un danno enorme e una concreta difficoltà per il riavvio dell’attività”. Nell’interpellanza i deputati democratici hanno chiesto al Governo “quali iniziative intendano mettere in atto per scongiurare la chiusura dell’impianto”.

“Dal Governo, in Aula – conclude l’on. Sbrollini – sono arrivate risposte vaghe. Unica notizia che accogliamo con attenzione è la disponibilità ad istituire un tavolo istituzionale sul tema sollevato. Noi continueremo la nostra battaglia perché non è possibile che l’Italia, in un momento di così dura crisi economica, veda svanire le sue eccellenze produttive”.

RESOCONTO STENOGRAFICO DI SEDUTA

(tratto da sito www.camera.it sezione resoconti)

(Iniziative di competenza in relazione alla crisi della Cartiera Val Posina di Arsiero in provincia di Vicenza – n. 2-01147)

PRESIDENTE. L’onorevole Sbrollini ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n.2-01147, concernente iniziative di competenza in relazione alla crisi della Cartiera Val Posina di Arsiero in provincia di Vicenza (vedi l’allegato A – Interpellanze urgenti).

DANIELA SBROLLINI. Signor Presidente, cercherò di essere molto breve nell’illustrazione della mia interpellanza fattaPag. 99insieme ad altri miei quaranta colleghi del Partito Democratico. Come ha potuto vedere il Governo, in questo comune della mia provincia c’è una cartiera, che è un’azienda ormai importante che risiede lì da moltissimi anni ed è uno dei fiori all’occhiello del nord est d’Italia proprio perché non produce semplicemente carta, ma un prodotto specifico che serve per il confezionamento degli alimenti.
Da alcuni mesi questa cartiera è entrata in una fase di crisi che però – lo voglio sottolineare in questa sede – non è né dovuta al crollo degli ordini o della produzione, bensì all’incredibile aumento delle materie prime per la lavorazione, è triplicato, per esempio, il costo della cellulosa, e anche per l’impennata dei costi energetici che, come sappiamo, sono una risorsa necessaria per la produzione e il funzionamento dell’impianto. Ecco, in questa vicenda – mi preme sottolineare con grande sensibilità questo tema – sono coinvolti ben quarantadue lavoratori, maestranze di alta specializzazione tecnica e con una media di età molto giovane, fissata intorno ai trent’anni. Parliamo quindi di giovani lavoratori e di quarantadue famiglie, molti di loro con bambini.
Inoltre, il territorio in cui sorge la cartiera presenta già di per sé in questo momento delle difficoltà dovute anche al momento, purtroppo, difficile che stiamo vivendo per quanto concerne lo sviluppo produttivo ed occupazionale. È chiaro che in un piccolo comune, in una provincia sicuramente ancora economicamente molto forte, questo fattore aumenta la negativa ricaduta sociale proprio dovuta all’eventuale chiusura di questa azienda. In accordo poi tra la proprietà e tutti i sindacati – perché fortunatamente vi è anche un’intesa sindacale unitaria – tutti i lavoratori in questo momento sono in ferie per tutta la durata del mese di luglio proprio a causa del blocco totale della produzione. Noi sappiamo che ogni giorno di fermo dell’impianto rappresenta ovviamente un danno enorme e una concreta difficoltà poi per il riavvio dell’attività.
Nei giorni scorsi i sindacati hanno già chiesto un incontro con il prefetto di Vicenza. Purtroppo, debbo rilevare in questa sede che il sindaco di questo comune non ha avuto neanchePag. 100la sensibilità di incontrare i lavoratori e i sindacati per affrontare insieme questo tema così importante per la mia provincia.
Alla luce, quindi, di questa situazione (a mio avviso molto grave), chiedo oggi al sottosegretario come intendono scongiurare la chiusura di un punto di eccellenza sito proprio nella mia provincia e quali impegni si possono assumere per evitare che non la crisi o la mancanza di ordinativi, ma proprio l’aumento dei fattori produttivi possa ulteriormente appesantire una crisi che sappiamo essere molto forte in questo momento. Sarebbe assolutamente paradossale che in un momento così difficile andassimo, invece, a chiudere i punti di eccellenza che ancora dovrebbero portare sicurezza e anche soddisfare una provincia che sicuramente, dal punto di vista economico e produttivo, sta dando tanto all’Italia e fuori dal nostro Paese.

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la salute, Roccella, ha facoltà di rispondere.

EUGENIA ROCCELLASottosegretario di Stato per la salute. Signor Presidente, l’industria cartaria italiana sta vivendo una fase difficile. Tuttavia, la produzione di carta e cartone ha registrato nel 2010 un miglioramento del 6,9 per cento, con quasi 9 milioni di tonnellate prodotte, mentre il fatturato complessivo è stato di oltre 6,8 miliardi (più 14 per cento) grazie soprattutto alla positiva dinamica dell’export, aumentato del 14 per cento in volume e del 18 per cento in valore.
Si sono avuti segnali positivi anche nel primo trimestre 2011. Essi mostrano un miglioramento generale tendenziale nei volumi. In presenza di una domanda nazionale, che anche nel 2010 si è confermata scarsamente dinamica, le cartiere hanno esportato quasi il 40 per cento della produzione, quota massima mai raggiunta in precedenza. Tale risultato – in una fase congiunturale caratterizzata dall’inasprimento della concorrenza internazionale e dei costi delle materie prime – non può che confermare le grandi capacità imprenditoriali dell’industria cartaria nazionale. Nel primo trimestre di quest’anno si rilevano differenze significative tra i vari comparti, mentre il fatturato riflette la necessità delle cartiere di recuperare i rincari.Pag. 101
Nello specifico della crisi della cartiera in questione va ricordato che, prima del fallimento della suddetta azienda, avvenuto nel 2006, la stessa era dotata di centrali idroelettriche interne che la rendevano autosufficiente dal punto di vista energetico. Con l’acquisto da parte della nuova proprietà e la parziale riconversione produttiva dell’azienda – dalla produzione di carta da tabacco a quella di carta da imballo per alimenti – è cambiata la strategia, con il passaggio all’acquisto esterno dell’energia. La recente crisi nel modo arabo, ha comportato un aumento del prezzo del petrolio, con le inevitabili ripercussioni negative anche per aziende sane quali quella in questione.
In aggiunta a ciò, al Ministero per lo sviluppo economico risulta che il principale partner commerciale della società, anche in seguito alle insolvenze di numerosi clienti, ha deciso di non rischiare ulteriormente le proprie risorse nella produzione della carta e, pertanto, gli accordi finanziari e commerciali con la cartiera sono venuti meno. In conseguenza di tale situazione l’indebitamento e le passività della cartiera sono aumentati in modo notevole.
In riferimento ai 40 lavoratori in forza, interessati dalla procedura, in data 5 luglio, si è svolto un incontro presso la prefettura di Vicenza alla presenza del prefetto e delle altre parti coinvolte dalla vertenza. In tale sede è stato stipulato l’accordo di richiedere la cassa integrazione guadagni ordinaria per tredici settimane per tutti i quaranta dipendenti. Tale richiesta è in fase di predisposizione da parte dell’azienda. Si segnala che il Ministero dello sviluppo economico ha già affrontato la questione dell’azienda di Arsiero con l’associazione Assocarta per valutare possibili soluzioni legate alle problematiche di natura energetica evidenziate dall’impresa.

Pag. 102

La vertenza è ora all’attenzione delle istituzioni locali mentre, a tutt’oggi, non sono pervenute presso il Ministero dello sviluppo economico specifiche richieste di apertura di un tavolo di confronto da parte dell’azienda o delle organizzazioni sindacali, tavolo per il quale, comunque, il Ministero offre la massima disponibilità.
Sul piano strategico generale, circa le misure in atto per il contenimento dei costi energetici e la conseguente salvaguardia della competitività delle industrie, si segnalano, tra le altre, le seguenti iniziative: l’introduzione di forme d’incentivazione per la cogenerazione ad alto rendimento, analoghe a quelle in uso nei Paesi che hanno realizzato un efficace recepimento della direttiva UE (n. 2004/8/CE). Tale direttiva è stata recepita in Italia con il decreto legislativo n. 20 del 2007, la cui piena attuazione richiede però l’ulteriore recepimento di decisioni assunte successivamente dalla Commissione europea. A questo proposito, è ormai prossima alla conclusione la redazione di due decreti: uno finalizzato a stabilire le condizioni tecniche per definire gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento; l’altro, a definire le misure d’incentivazione, cui tali impianti avranno diritto.
Con riferimento al gas naturale, il Ministero dello sviluppo ha emanato il decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 130. Tale decreto prevede che ENI Spa effettui uno sviluppo delle infrastrutture di stoccaggio nazionali per una capacità di 4 miliardi di metri cubi, con il coinvolgimento ed il supporto di soggetti industriali ai quali sarà interamente messa a disposizione tale capacità aggiuntiva di stoccaggio, a fronte del pagamento di corrispettivi, che riflettono i soli costi dello sviluppo dello stoccaggio. In tal modo, tali soggetti potranno immagazzinare gas in periodi convenienti di prezzo (estate), per poi poterlo prelevare e consumare in periodi caratterizzati da prezzi più elevati (come l’inverno), o secondo le loro necessità.
Infine, il Ministero del lavoro comunica che le parti sociali non hanno richiesto, a tutt’oggi, alcun incontro per l’esame della situazione occupazionale, né è pervenuta altra segnalazione a riguardo.

PRESIDENTE. L’onorevole Sbrollini ha facoltà di replicare.

Pag. 103

DANIELA SBROLLINI. Signor Presidente, ringrazio il sottosegretario della risposta, che però non mi può soddisfare del tutto se non nella sua disponibilità – come Ministero – ad aprire certamente un tavolo istituzionale sul tema. Questo lo ritengo ovviamente importante, anzi mi farò portavoce nel mio territorio affinché le parti sociali possano ulteriormente lavorare unitariamente per chiedere un incontro con il Ministero.
È evidente che la mia battaglia proseguirà in tutti gli ambiti per scongiurare ovviamente la chiusura di questo importante impianto perché penso che, al di là del momento di grande difficoltà che stiamo vivendo e con una manovra che ormai sfiora quasi 80 miliardi di euro che andremo a votare domani con la posizione della fiducia, mettere in ginocchio anche i punti di eccellenza come la cartiera di cui stiamo parlando sarebbe davvero un voler danneggiare ulteriormente livelli alti di qualità.
Penso che su questo la politica, le istituzioni locali, le parti sociali, i sindacati, ognuno dovrà fare la sua parte affinché si possa trovare una soluzione che non può certamente essere quella di chiudere definitivamente questa azienda. Quindi mi riservo di tornare più avanti sull’argomento, e di accettare la disponibilità della signora sottosegretaria all’eventualità di aprire un tavolo istituzionale su questo tema (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

1 commento su “Interpellanza urgente al Governo sulle Cartiere Val Posina”

  1. dove sono i parlamentari leghisti che si vantano di essere attenti ai problemi del territorio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto