Femminicidio. Il disegno di legge parla vicentino.

tratto da il Giornale di Vicenza – domenica 26 maggio 2013 – CRONACA – Pagina 25

Un disegno di legge contro la violenza sulle donne da sostenere. Non solo perché la prima firmataria è la deputata del Partito democratico, Daniela Sbrollini, con il sostegno in commissione giustizia della parlamentare, vicesindaco di Vicenza, Alessandra Moretti. Ma anche perché si tratta di una proposta «da approvare immediatamente, che vada oltre le dichiarazioni di principio e che dia strumenti concreti per affrontare quella che è a tutti gli effetti un´emergenza, come dimostrano i numeri», ha ribadito Sbrollini. 157 donne uccise tra il 2012 e l´inizio del 2013: l´80 per cento italiane, la maggior parte residenti nelle regioni del nord, con l´80 per cento dei colpevoli italiani e con un numero di posti letto nei centri anti-violenza che copre meno del 10 per cento del fabbisogno.

«Questa proposta di legge, che chiediamo al governo di calendarizzare subito – spiega l´on. Sbrollini -, prevede la costituzione di un fondo nazionale permanente che possa finanziare i centri antiviolenza, compreso quello di Vicenza. Si prevede anche il finanziamento del numero verde 1522, attivo per ogni tipo di violenza, e la costituzione di protocolli d´intesa, anche per Vicenza, per far sì che quando una donna della provincia chiede aiuto possa essere messa in contatto con il Comune di residenza, la struttura sanitaria di riferimento e un centro antiviolenza».
Sulla stessa linea l´on.Alessandra Moretti, che ricorda il lavoro fatto negli scorsi anni in città durante l´Amministrazione Variati: «Abbiamo puntato sulla prevenzione lavorando con percorsi formativi e culturali volti al rispetto differenze fin dalla scuola dell´infanzia. Per noi è importante lavorare nelle aule e con le associazioni che operano direttamente a contatto con casi di violenza. Il 27 maggio ci sarà una seduta del Parlamento per la ratifica della convenzione di Istanbul che introduce misure quali l´allontanamento immediato del coniuge dalla casa nel caso di violenze domestiche».
Sul tema interviene anche Cristina Balbi, già consigliere comunale con delega alle Pari opportunità. «A Vicenza, grazie alla collaborazione di Comune, Ulss, delle forze dell´ordine, dell´ufficio scolastico provinciale e delle associazioni – ricorda a nome di tutte le candidate della lista “Pd per Variati” – è nato un anno fa un Centro comunale Antiviolenza, aperto 30 ore alle settimana, che ha preso in carico 117 casi. E non solo di donne. Il servizio di aiuto e consulenza è pubblico e gratuito, ma perché rimanga servono canali pubblici di finanziamento. La Regione ha appena emanato una legge con soli 400 mila euro per tutto il Veneto, per cui è fondamentale la costituzione del fondo nazionale permanente in grado di portare risultati vitali».
Accanto alle parlamentari anche le 14 donne candidate nella lista del Pd che sostiene la candidatura del sindaco uscente Achille Variati. «La loro presenza – ha sottolineato il segretario Enrico Peroni – è importante. La città potrà essere dinamica e competitiva solo se saprà accogliere le differenze».

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