“Le resistenze batteriche agli antibiotici rappresentano una grave minaccia per la salute pubblica che riguarda non solo il nostro Paese ma tutta l’Europa e anche gli Stati Uniti.
Finora la minaccia della resistenza dei batteri agli antibiotici è stata sottovalutata ma è attualmente una situazione che preoccupa molti governi nazionali e molti studiosi in tutte le università italiane ed europee.
Sono ben 4 milioni le infezioni da antibiotico resistenza registrate ogni anno in Europa, circa 37 mila i decessi stimati con un assorbimento di risorse (sanitarie e non) che ammonta a circa 1,5 miliardi di euro all’anno. Bisogna quindi ripartire dai territori, bisogna investire oggi prima di tutto nella prevenzione, e in secondo luogo nella ricerca. Informazioni ai medici di base, ai pediatri e ai pazienti perché si conosca bene la natura degli antibiotici e la loro l’inutilità rispetto alle patologie virali:l’eccesso di consumo di antibiotici seleziona i batteri resistenti, mettendo in serio pericolo la salute pubblica.
La politica deve operare per essere di supporto alle buone pratiche, dando voce alla scienza e agli esperti in materia. Professori, ricercatori e aziende sanitarie locali devono poter lavorare insieme per una rivoluzione culturale nell’uso degli antibiotici . La settimana prossima depositerò un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministero della Salute per chiedere una mappatura del problema: dobbiamo conoscere bene la situazione nelle sue diversità regionali all’interno del nostro Paese per meglio supportare il percorso di interventi necessario a ridurre il problema così da garantire sempre la salute pubblica.”
Finora la minaccia della resistenza dei batteri agli antibiotici è stata sottovalutata ma è attualmente una situazione che preoccupa molti governi nazionali e molti studiosi in tutte le università italiane ed europee.
Sono ben 4 milioni le infezioni da antibiotico resistenza registrate ogni anno in Europa, circa 37 mila i decessi stimati con un assorbimento di risorse (sanitarie e non) che ammonta a circa 1,5 miliardi di euro all’anno. Bisogna quindi ripartire dai territori, bisogna investire oggi prima di tutto nella prevenzione, e in secondo luogo nella ricerca. Informazioni ai medici di base, ai pediatri e ai pazienti perché si conosca bene la natura degli antibiotici e la loro l’inutilità rispetto alle patologie virali:l’eccesso di consumo di antibiotici seleziona i batteri resistenti, mettendo in serio pericolo la salute pubblica.
La politica deve operare per essere di supporto alle buone pratiche, dando voce alla scienza e agli esperti in materia. Professori, ricercatori e aziende sanitarie locali devono poter lavorare insieme per una rivoluzione culturale nell’uso degli antibiotici . La settimana prossima depositerò un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministero della Salute per chiedere una mappatura del problema: dobbiamo conoscere bene la situazione nelle sue diversità regionali all’interno del nostro Paese per meglio supportare il percorso di interventi necessario a ridurre il problema così da garantire sempre la salute pubblica.”
Alla conferenza stampa sono intervenuti : Daniela Sbrollini deputata Pd, vice presidente della commissione Affari Sociali della Camera, Roberto Mattina, Microbiologo Universita’ di Milano e Antonio Lubrano, giornalista, storico conduttore della trasmissione RAI “Mi manda Lubrano ”