Ambiente – Allarme Smog : On. Sbrollini interroga il Governo

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Interrogazione a risposta scritta

Al sottosegretario alla Salute Vito De Filippo

Per sapere,

premesso che

In Italia, le malattie respiratorie, dopo le malattie cardiovascolari e quelle neoplastiche, rappresentano la terza causa di morte e si prevede che, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione, la prevalenza di tali patologie sia destinata ad aumentare. Casi di tosse intrattabile e persistente hanno un incidenza sempre maggiore sulla popolazione, in particolar modo sui minori.

La lotta alle malattie respiratorie si realizza sia mediante interventi finalizzati alla prevenzione sia primaria come interventi per la lotta al fumo sia con la rimozione di agenti  inquinanti presenti negli ambienti di vita e di lavoro
Se analizziamo la situazione della pianura padana parliamo di un’area tra le più industrializzate, urbanizzate e infrastrutturate d’Europa, caratterizzata da un basso tasso di ventilazione e da fenomeni di inversione termica che rendono più difficile la dispersione degli agenti inquinanti. Le condizioni metereologiche di questi ultimi mesi sono state dannose per la qualità dell’aria : la poca piovosità e le alte temperature hanno fatto si che gli agenti inquinanti permanessero per lungo tempo nell’aria direttamente respirata dalla popolazione.

I numeri e i grafici del Rapporto sulla Qualità dell’aria dell’Agenzia Europea dell’Ambiente descrivono la pianura padana come uno dei luoghi più inquinati e saturi di polveri sottili (Pm10, Pm 2,5), diossido di azoto, diossido di zolfo, monossido di carbonio, benzopirene. Tutte sostanze che la Iarc (International Agency for Research on Cancer), agenzia che per conto dell’Oms analizza e classifica agenti e sostanze cancerogene, ha inserito nella “lista nera” dei fattori che causano il cancro (3% di tutti i tumori, 5% di tutti i tumori polmonari).

Sempre secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) le micropolveri sottili (Pm2.5),  il biossido di azoto (NO2) e ozono nei bassi strati dell’atmosfera (O3), fanno registrare ogni anno rispettivamente 59.000, 21.000 e 3.000 morti.

Un recente  studio del Progetto Viias (Valutazione Integrata dell’Impatto Ambientale e Sanitario dell’inquinamento atmosferico) Il 29% della popolazione italiana vive in luoghi dove la concentrazione degli inquinanti è in media sopra la soglia di legge.  L’inquinamento accorcia mediamente la vita di ciascun italiano di 10 mesi; 14 per chi vive al Nord, 6,6 per gli abitanti del Centro e 5,7 al Sud e isole. Gli effetti sono maggiori al Nord e il solo rispetto dei limiti di legge salverebbe 11.000 vite all’anno.

Come apprendiamo da il “Corriere del Veneto” di martedì 9 febbraio 2016 la Procura di Venezia ha scelto di intervenire in seguito al sollecito dei pediatri veneti riservandosi l’ipotesi di aprire un fascicolo così da accertare la presenza di reati ambientali. La potenza distruttiva di Pm10 e 2,5 sui sistemi immunitari non ancora sviluppati dei bimbi fa registrare casi decisamente gravi e cronici di malattie al sistema respiratorio con evidenti costi sociali e sanitari.

Se il Governo è a conoscenza di quanto descritto
Se e come il Governo intende intervenire per tutelare la salute della popolazione del Veneto e del Triveneto
Se e come il Ministero della Salute intende operare anche in accordo con il Ministero dello Sviluppo economico, con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e con il Ministero dell’ambiente per trovare concrete soluzioni programmatiche e ai problemi di inquinamento dell’area del Triveneto.

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