Allarme povertà, Sbrollini (PD): “Alla Camera già approvate importanti soluzioni”. A Vicenza l’incidenza di povertà al intorno al 5%

15 luglio 2016
Proprio nella stessa giornata in cui l’Istat denunciava che le famiglie in condizione di povertà assoluta erano pari a 1 milione e 582 mila la Camera dei deputati ha approvato un provvedimento che introduce un piano di lotta alle indigenze  e che prevede lo stanziamento strutturale di un miliardo di euro l’anno e che ha come la tutela della dignità della persona come indicato nella nostra Costituzione.
Tale provvedimento, collegato alla legge di stabilità 2016 serve per definire un indirizzo politico preciso della maggioranza e del Governo : si indica chiaramente la necessità di istituire un reddito di inclusione e più servizi sociali a chi vive in povertà assoluta, a partire dalle famiglie numerose o con figli disabili e dai disoccupati over 55. E’ l’intervento più importante mai varato in Italia contro la povertà.

Con questa nuova legge si mette in campo uno stanziamento di 600 milioni per il 2016, e un miliardo a partire dal 2017 e si prevede la possibilità di incremento attraverso stanziamenti da altri provvedimenti di legge fino a coprire interamente le esigenze di intervento in contrasto alla povertà assoluta.

Ancora una volta questa legislatura si distingue per risultati importanti e concreti ottenuti nel campo della tutela dei diritti e del sostegno per le fasce più deboli della popolazione. Questi traguardi sono stati possibili soprattutto grazie al lavoro, preciso e costante della XII Commissione Affari Sociali e Sanità .

Nella provincia di Vicenza e più in generale nei dati del Veneto la situazione appare positiva rispetto a molte altre regioni italiane ma si registra comunque un incremento del tasso i povertà del +0.4% rispetto al 2014. Questo aumento deve far riflettere la Regione ed i Comuni sulla necessità di integrare subito gli strumenti forniti dallo Stato per un efficace contrasto della povertà. Molte famiglie prima ceto medio oggi risultano più povere, sono soprattutto famiglie con figli, disabili e non autosufficienti a proprio carico. Gli interventi quindi non possono essere solamente economici o di sussidiarietà ma devono prevedere anche importanti servizi alla persona e di sostegno alla condizione familiare.

I dati purtroppo dimostrano che ancora 4 milioni e 598 mila persone oggi in Italia vivono una situazione di difficoltà economica e sociale, questo testo , così importanti e necessario non è purtroppo risolutivo: bisogna costantemente cercare di offrire opportunità e risorse alle fasce più deboli della popolazione in un’ azione che non è solamente una doverosa solidarietà ma è un vero e proprio atto di giustizia sociale.”

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