Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
- Per sapere – premesso che:
l’organico del personale docente delle scuole statali del Veneto è “uscito” pesantemente penalizzato dalla manovra di contenimento della spesa pubblica avviata nell’a.s. 2008/2009 dai Ministri Tremonti-Gelmini e mantenuta fino al 2014 dalle successive legislature di austerity dei Governi “Monti” e “Letta”;
il depauperamento del sistema scolastico Veneto è stato attuato negli ultimi otto anni per effetto dell’applicazione del criterio della “spesa storica” in sede di ripartizione del contingente di organico di diritto attraverso il consueto Decreto Interministeriale MIUR-MEF;
il criterio della “spesa storica”, sebbene non sia mai stato contemplato da nessuna norma di legge, né sia mai stato menzionato nei Decreti interministeriali, è stato applicato di fatto in quanto unico criterio idoneo a rispettare l’obbligo di conseguire, a decorrere dall’anno 2009, le economie lorde di spesa imposte dall’art. 64, comma 6, del D.L. n. 112/2008, convertito, dalla Legge n. 133/2008 (456 milioni di euro per l’anno 2009, 1.650 milioni per l’anno 2010, 2.534 milioni per l’anno 2011, 3.188 milioni a decorrere dall’anno 2012);
infatti, la situazione di partenza anteriore al 2009, anno a decorrere dal quale sono stati attuati i tagli dei posti di organico, era molto diversa tra le Regioni italiane. Nel Veneto e in poche altre regioni (come per esempio in Lombardia e in Friuli Venezia Giulia) non esisteva soprannumero di docenti a tempo indeterminato in quanto il trend della popolazione scolastica era in costante graduale aumento. In altre Regioni, invece, il calo demografico portava alla riduzione del numero delle classi, con la conseguenza che i docenti a tempo indeterminato, rimanendo senza ore di cattedra, diventavano soprannumerari;
le prescritte economie lorde di spesa imposte dall’art. 64, comma 6, del D.L. n. 112/2008, convertito dalla Legge n. 133/2008, non potevano essere realizzate laddove il trend della popolazione scolastica era in diminuzione, giacché ciò avrebbe comportato l’aumento del soprannumero, con la conseguente invarianza della spesa per gli stipendi del personale a tempo indeterminato;
la manovra di contenimento della spesa pubblica prevista dalla c.d. riforma Tremonti-Gelmini è stata perciò attuata nelle Regioni come per esempio il Veneto, la Lombardia e il Friuli Venezia Giulia, nelle quali è stato possibile diminuire i posti per le nomine in ruolo e per le supplenze annuali senza creare soprannumero;
le conseguenze sono state però diverse tra le Regioni, a seconda della consistenza dell’aumento della popolazione scolastica. In particolare il triennio 2009-2011 di applicazione dei tagli è coinciso nel caso della Regione Veneto proprio con il periodo del massimo aumento della popolazione scolastica. Non altrettanto è avvenuto in altre Regioni (per esempio nel Friuli Venezia Giulia). Inoltre nel Veneto il numero degli alunni frequentanti le scuole statali è continuato ad aumentare anche negli anni scolastici successivi al 2008/2009, fino all’a.s. 2014/2015;
cosi in Veneto nel periodo 2009-2016, a fronte dell’aumento di più 29.770 alunni (corrispondenti a circa più 1.488 classi), i posti dell’organico di diritto del personale docente, assegnati dagli annuali Decreti interministeriali, anziché aumentare, sono diminuiti di 4.221 unità, come da tabella seguente:
(dati SIDI – MIUR) POSTI/ALUNNI in ORGANICO di DIRITTO in Veneto dall’as 2008/09 all’as 2015/16 | |||||
A.S. | Totale alunni | DIFFERENZA alunni rispetto a OD a.s. precedente | POSTI OD ASSEGNATI | DIFFERENZA POSTI OD rispetto a OD a.s. precedente | rapporto posti/alunni |
2008/09 | 576.683 | 49.872 | 11,56 | ||
2009/10 | 586.000 | +9.317 | 48.203 | -1.669 | 12,16 |
2010/11 | 591.928 | +5.928 | 48.214 | +11 | 12,28 |
2011/12 | 597.151 | +5.223 | 45.334 | -2.880 | 13,17 |
2012/13 | 602.086 | +4.935 | 45.448 | +114 | 13,25 |
2013/14 | 606.442 | +4.356 | 45.625 | +177 | 13,29 |
2014/15 | 608.060 | +1.618 | 45.613 | -12 | 13,33 |
2015/16 | 606.453 | -1.607 | 45.651 | +38 | 13,28 |
differenza | più 29.770 alunni | meno 4.221 posti | più 1,72 % |
né la situazione è migliore se si considerano i correttivi apportati in sede di assegnazione dell’organico di fatto nel medesimo periodo 2009-2016, come si evince da quest’altra tabella:
(dati SIDI – MIUR) POSTI/ALUNNI in ORGANICO di FATTO in Veneto dall’as 2008/09 all’as 2015/16 | ||||||
A.S. | Totale alunni | DIFFERENZA rispetto a OF a.s. precedente | POSTI ASSEGNATI | DIFFERENZA POSTI OF rispetto a OF a.s. precedente | rapporto posti/alunni | n. alunni disabili |
2008/09 | 576.181 | 52.668 | 10,94 | 12.149 | ||
2009/10 | 584.930 | +8.749 | 49.886 | -2.782 | 11,73 | 12.883 |
2010/11 | 590.952 | +6.022 | 48.369 | -1.517 | 12,22 | 13.813 |
2011/12 | 596.009 | +5.057 | 47.121 | -1.248 | 12,65 | 14.962 |
2012/13 | 601.830 | +5.821 | 47.294 | +173 | 12,73 | 15.479 |
2013/14 | 606.094 | +4.264 | 47.652 | +358 | 12,72 | 15.667 |
2014/15 | 607.375 | +1.281 | 47.959 | +307 | 12,66 | 15.790 |
2015/16 | 606.931 | -554 | 48.099 | +140 | 12,62 | 16.023 |
differenza | più 30.750 alunni | meno 4.569 posti | più 1,68% | più 3.874 |
la situazione non è stata riequilibrata neppure nell’a.s. 2015/2016, quando, dopo l’adeguamento dell’organico alla situazione di fatto, è stato possibile per il MIUR ripartire in data 17 luglio 2015 un contingente nazionale straordinario di 4.255 posti aggiuntivi di organico di fatto;
infatti, dei 4.255 posti aggiuntivi, solo 150 sono stati assegnati al Veneto, mentre 755 sono andati alla Lombardia, 715 all’Emilia Romagna, 500 al Piemonte, 420 alla Sicilia, 320 alla Toscana. Tutto ciò è avvenuto al di fuori di qualsiasi proporzionalità con il numero degli alunni e al di fuori di qualsiasi possibilità di controllo esterno, atteso che nessuna tabella del MIUR consente di confrontare insieme gli aumenti e le riduzioni del numero di alunni con il numero dei posti assegnati. I principi di trasparenza amministrativa, pur se conclamati dalle norme di legge, non trovano tuttavia applicazione in questo settore, anche se il Sistema informativo del MIUR (SIDI) è in grado di confrontare le variazioni dei posti e le variazioni degli alunni in ciascuna delle 7.440 scuole statali italiane;
nel marzo scorso è stata pertanto avanzata la richiesta di un incremento dei posti dell’organico di diritto per l’a.s. 2016/2017 del personale docente delle scuole del Veneto, al fine di evitare il ripetersi delle numerose criticità che erano precedentemente emerse, avendo dovuto l’Ufficio Scolastico Regionale fare ricorso a “rimedi anomali” per rispettare il contingente assegnato dell’organico di diritto che hanno penalizzato gravemente il servizio scolastico di questa Regione, generando una anomala disparità di trattamento con le altre Regioni;
in particolare, sono state segnalate le seguenti criticità: 175 classi sovradimensionate che non è stato possibile sdoppiare (equivalenti a 289 posti mancanti), 1480 ore eccedenti all’orario prescritto di 18 ore (equivalenti a 82 cattedre risparmiate), 20 sezioni di scuola dell’infanzia non autorizzabili (pari a 40 posti mancanti), n. 8 turni pomeridiani di sezioni di scuola dell’infanzia non attivabili (pari a 8 posti), 130 cattedre di liceo musicale non inseribili al SIDI;
ciò nonostante è stato applicato al Veneto in organico di diritto 2016/2017 un’ulteriore riduzione di 92 posti rispetto all’organico di diritto 2015/2016, anziché effettuare un riequilibrio tra i posti del personale insegnante con le altre Regioni;
è stata pertanto da ultimo richiesto da parte dell’USR del Veneto l’assegnazione del numero indispensabile di posti di personale docente in sede di adeguamento dell’organico alla situazione di fatto per l’a.s. 2016/2017, calcolato in 48.530 posti, analiticamente motivando istituto per istituto, plesso per plesso, sezione per sezione, classe per classe, le necessità dei posti aggiuntivi per il rispetto dei parametri normativi e per evitare la formazione di classi in situazione di affollamento, non consentite dalle norme vigenti;
si riporta di seguito il prospetto riassuntivo dei posti necessari in eccedenza rispetto all’organico di diritto, distintamente per ordine e grado di scuola e per provincia:
PROVINCE | Scuola INFANZIA | Scuola PRIMARIA | Scuola SEC. 1° GRADO | Scuola SEC. 2° GRADO | TOTALE |
Belluno | 1 | 15 | 8 | 23 | 47 |
Padova | 7 | 12 | 7 | 10 | 36 |
Rovigo | 7 | 16 | 7 | 22 | 52 |
Treviso | 35 | 12 | 23 | 70 | |
Venezia | 38 | 7 | 36 | 81 | |
Verona | 8 | 52 | 14 | 11 | 85 |
Vicenza | 32 | 5 | 60 | 97 | |
TOTALE parziale | 23 | 200 | 60 | 185 | 468 |
Cattedre di liceo musicale e coreutico | 165 | ||||
Ore residue a chiusura dell’organico di diritto per l’a.s. 2016/17 | 2380 | ||||
TOTALE | 3.013 |
la richiesta di organico di fatto per le scuole statali del Veneto per l’a.s. 2016/2017 ammonta dunque a 48.530 posti, che superano quelli dell’organico di diritto per l’a.s. 2016/2017 di 3.013 posti, i quali sono indispensabili alle esigenze generali di funzionamento del servizio scolastico per assicurare il diritto costituzionalmente garantito all’istruzione degli alunni delle scuole statali del Veneto e per evitare la formazione di classi in situazione di affollamento, non consentite dalle norme vigenti;
tale incremento dei posti del personale docente delle scuole statali del Veneto in sede di adeguamento dell’organico alla situazione di fatto per l’a.s. 2016/2017 appare necessario per evitare i pesanti disagi sociali e le proteste delle famiglie, dei sindaci e delle associazioni, che potrebbero generarsi se, in occasione dell’imminente riparto dei circa 31.000 posti di organico di fatto del personale docente tra i 18 Uffici Scolastici regionali, non fosse tenuta nel debito conto la prioritaria esigenza di assicurare la funzionalità del servizio per favorire invece il soddisfacimento delle esigenze occupazionali del personale docente. È noto infatti che numeri ingenti di docenti di altre Regioni, facendo domanda di assegnazione provvisoria per l’a.s. 2016/2017, desiderano trovare i posti per il rientro nel Comune di provenienza-;
se il Ministro interrogato non ritenga di dovere adottare con urgenza le iniziative necessarie, nell’ambito delle proprie prerogative e competenze, a riequilibrare i posti del personale docente del Veneto rispetto alla pesante penalizzazione derivata al sistema scolastico Veneto dalla manovra di contenimento della spesa pubblica avviata a partire dall’a.s. 2008/2009 dall’art. 64, comma 6, del D.L. n. 112/2008, convertito dalla Legge n. 133/2008 e mantenuta fino ad oggi per effetto dell’applicazione del criterio della “spesa storica” in sede di ripartizione del contingente di organico di diritto, assegnando al Veneto l’incremento di circa 3.000 posti nell’organico di fatto indispensabili alle esigenze generali di funzionamento del servizio scolastico.
Rubinato – Sbrollini