“Ogni anno nel nostro in Italia circa 50 donne muoiono di parto, il dato nazionale è in linea con gli altri paesi industrializzati ma le indagini stimano che circa la metà delle morti materne rilevate potrebbe essere comunque evitata grazie a migliori standard assistenziali. La morte materna o di un neonato è un dato importante su cui si misurano le condizioni di salute e di sicurezza sanitaria di un Paese.
A Bassano del grappa negli ultimi mesi però sono stati troppi i casi di morte tra il reparto di ostetricia e quello di pediatria e la Procura di Vicenza ha aperto un’inchiesta. Ho voluto subito attivarmi con il Ministero della Salute per richiedere un intervento che possa evidenziare eventuali criticità organizzative e cliniche all’interno della struttura vicentina.
L’ospedale dev’ essere il luogo in cui ci si sente sicuri e tutelati, e lo devono essere in particolar modo le donne che nei giorni del parto vivono un momento importante quando delicato. L’attenzione sulla salute complessiva della mamma e del nascituro dev’essere massima, sempre.”
On. Daniela Sbrollini
VicePresidente XII Commissione Affari Sociali e Sanità
Camera dei Deputati
+++ TESTO COMPLETO DELL’ INTERROGAZIONE PARLAMENTARE +++
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Interrogazione a risposta scritta
Al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin
Per sapere : –
Premesso che
La nostra Costituzione sancisce all’art. 32 “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
La mortalità materna correlata al travaglio e/o al parto è un fenomeno sempre più raro nei paesi socialmente avanzati.
La morte materna rappresenta un evento drammatico e un indicatore cruciale, benché complesso, delle condizioni generali di salute e di sviluppo di un paese.
In Italia, in analogia con gli altri paesi industrializzati, il rapporto di mortalità è progressivamente diminuito da 133 per 100.000 nel 1955, a 53 nel 1970, 13 nel 1980, 9 nel 1990 per essersi poi stabilizzarsi negli ultimi anni.
Ogni anno nel nostro Paese circa 50 donne muoiono di parto. Il rapporto più basso è stato stimato in Toscana (4,6 ogni 100mila nati vivi), quello più alto in Campania (13,4 ogni 100mila nati vivi).
Le indagini stimano che circa la metà delle morti materne rilevate potrebbe essere evitata grazie a migliori standard assistenziali.
A Bassano del Grappa (Vi) si è verificata la morte di una neonata in seguito a complicazioni post-parto : la piccola sarebbe nata e subito dopo le sue condizioni sono apparse molto critiche, è deceduta qualche ora più tardi, dopo essere entrata in coma.
La neonata era stata presa in carico dalla pediatria dell’Ospedale di Bassano del Grappa e monitorata costantemente, ma successivamente considerato il peggioramento delle condizioni cliniche, è stato deciso il trasporto alla terapia intensiva neonatale del San Bortolo di Vicenza, in base a quanto previsto dal protocollo regionale Veneto. Ma per la bimba non c’è stato nulla da fare.
La Procura di Vicenza ha aperto un’inchiesta chiedendo l’acquisizione delle cartelle cliniche del reparto di ostetricia dell’ospedale bassanese.
Solo pochi mesi fa, in Dicembre, nella stessa struttura si erano verificati altri casi tragici nei quali una giovane mamma aveva perso la vita dopo poche ore dal parto e nel giorno di natale un altro neonato, il piccolo Kevin Brandalise, era morto in seguito alle complicanze del parto solo dopo pochi minuti dalla nascita.
Se il Governo è informato dei fatti esposti,
Se non ritenga di dover avviare un’ispezione, presso il reparto ostetricia, ginecologia e pediatria dell’ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa (Vi) , per verificare le criticità dal punto di vista organizzativo e clinico per questo ennesimo decesso all’interno dell’ospedale di Bassano.
Quali interventi il Governo intende adottare per migliorare la prevenzione sanitaria così da ridurre l’incidenza della mortalità materna correlata al travaglio o al parto.