Mercoledì 14 Luglio 2010 PROVINCIA, pagina 24 “Il Giornale di Vicenza”.
LE REAZIONI. Solidarietà al sindaco Dalla Via
Appelli alla serenità e contro chi provoca intolleranza etnica. Interventi di sindaci, deputati, segreterie di partito e sindacati.
Tutti d’accordo: solidarietà al sindaco Luigi Dalla Via. L’atto intimidatorio nei suoi confronti va condannato.
Il primo ad intervenire è il collega di Vicenza, Achille Variati: «Esprimo piena solidarietà umana prima che politica al sindaco di Schio, oggetto di un atto di intimidazione barbarico e inaccettabile».
Da Valdagno, il sindaco Alberto Neri, ribadisce: « Tutta la mia solidarietà all’amico Luigi. Si tratta di un gesto inqualificabile». Il predecessore di Dalla Via, Giuseppe Berlato Sella, ora consigliere regionale, non ha dubbi: «E’ un atto infame e vigliacco, che va punito con rigore. Questi sono gli effetti del clima che viene creato ad arte da irresponsabili fomentatori d’odio».
La parlamentare Daniela sbrollini lancia «un appello a tutte le forze politiche perché si ristabilisca un clima di serenità in città evitando di alimentare sentimenti che portano ad atti sconsiderati».
Il coordinatore provinciale del Pd, Federico Ginato, parla di « tensioni, non solo a Schio, che niente hanno a che vedere con i problemi reali di una comunità».
Il gruppo consiliare provinciale del Pd chiede a tutti i partiti di dissociarsi da quanto accaduto e di adoperarsi a calmare gli animi.
«Chi semina odio raccoglie tempesta», commenta Bobo Sartore della Liga Veneta.
I rappresentanti di Cgil, Cisl eUil si rivolgono al problema dell’inserimento dei sinti:«Un appello a tutte le forze politiche e sociali per non strumentalizzare le vicende di una famiglia da anni cittadina di Schio».
La Lega Nord di Schio «condanna qualsiasi atto intimidatorio o di violenza nei confronti delle istituzioni pubbliche».
Il senatore leghista Paolo Franco: «Pur non condividendo le scelte dell’Amministrazione comunale che sono alla base di questa scriteriata reazione, disapprovo e condanno fermamente questa forma di dissenso ».
M. SAR.