Ius soli sportivo mette in fuorigioco le discriminazioni

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Voglio esprimere grande soddisfazione per il provvedimento approvato ieri in via definitiva al Senato e che ho sottoscritto fin da subito nell’iter alla Camera dei Deputati. Lo Ius soli sportivo contribuirà fortemente ad mettere in fuorigioco le discriminazioni nei confronti degli stranieri che vogliono vivere, crescere e fare sport in Italia. Viene risolta una questione importante che creava ingiustizia e discriminazione nei confronti di giovani ragazzi che desideravano giocare e fare sport insieme ai propri coetanei italiani e che fino ad oggi avevano difficoltà o limitazioni nel tesserarsi ad una Federazione Sportiva Nazionale o per un Ente di Promozione.

Il linguaggio sportivo è universale, è più forte dei pregiudizi dettati dai confini, dalle lingue, dalle religioni ed ideologie e possiede la capacità di unire le persone favorendo l’accoglienza.

Lo sport ha saputo unire gran parte del parlamento ed imporsi nell’agenda politica prima ancora della legge sulla cittadinanza. Questa legge va addirittura oltre lo “ius soli” perché comprende tutti gli stranieri residenti in Italia e minori di 18 anni, e non solo coloro che sono nati nel nostro Paese.

L’integrazione migliorerà grazie allo sport, e finalmente i minori di anni diciotto che non sono cittadini italiani e che risultano regolarmente residenti nel territorio italiano almeno dal compimento del decimo anno di età potranno essere tesserati presso società sportive con le stesse procedure previste per il tesseramento dei cittadini italiani.

La politica si è dimostrata matura, legiferando in tempi relativamente brevi per risolvere quanto da diversi anni era chiesto dal mondo dello sport e dalle società in tutto il territorio nazionale.
Voglio complimentarmi in particolar modo con il collega Bruno Molea per aver portato avanti in prima persona questa proposta di legge. Mi convinco sempre di più del buon percorso di proposte idee e lavoro che stiamo portando avanti per lo sport italiano, un grande risultato che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Presidente del CONI Giovanni Malagò porteranno direttamente al Comitato Olimpico Internazionale tra pochi giorni, dove si discuterà della candidatura di Roma e dell’Italia per le Olimpiadi 2024.

 

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