Il Segretario generale per la Sanità ha chiesto ad Arpav di ridurre del 20%, nel suo bilancio di previsione 2013, il carico degli oneri finanziari. Ma si tratterebbe di un ordine che costituirebbe un definitivo colpo di grazia per la sezione veneta dell’ente. E intanto il laboratorio di Vicenza sembra destinato a chiudere.
Questa chiusura costituisce un´aggravante a un sistema di controlli già carente. Nel vicentino abbiamo la falda acquifera più importante del Nord Italia che è anche la protagonista della vicenda della discarica di Vianelle. Se la sede di Arpav chiuderà, come si potranno garantire adeguati controlli? E il personale che si occupa di prevenzione ambientale che fine farà?
Al riguardo, riporto l’articolo del Giornale di Vicenza.
tratto da Il Giornale di Vicenza, domenica 10 febbraio 2013 – CRONACA – Pagina 21
AGENZIA REGIONALE. La deputata Sbrollini e il consigliere regionale Fracasso, del Pd, denunciano: «Con i nuovi tagli meno servizi e personale»
L´Arpav taglia e dice addio a tre sedi. Chiusura a Bassano, Thiene e Arzignano. Sarà soppresso anche il laboratorio analisi in città col trasloco nei nuovi uffici
Arpav, la spending review si abbatte sulle sedi satelliti di Bassano, Thiene, Arzignano. Sarà chiusura. Al loro posto saranno istituiti dei punti di appoggio dove mantenere mezzi e strumenti per essere tempestivamente presenti in caso di necessità. E, intanto, la nuova sede dell´Arpav di Vicenza, in via Zamenhof, è pronta: quando la Regione darà l´ok per il rogito, si ipotizza a primavera, scatterà la rivoluzione e si dovrà dire addio al laboratorio analisi. Tutti i campioni saranno esaminati a Verona o Venezia. Ma i politici vicentini fanno quadrato. La deputata vicentina del Pd, Daniela Sbrollini, e il consigliere regionale, Stefano Fracasso denunciano: «Ora si chiede un ulteriore taglio del 20 per cento nel bilancio di previsione. Sarà il colpo di grazia».
LA CRISI. L´Arpav è in rosso (deficit da 15,5 milioni di euro) e il direttore generale Carlo Emanuele Pepe, arrivato dopo il commissariamento dell´ente, si è trovato a far fronte ad un peso di investimenti stratosferici caricati sull´Agenzia, senza averne le disponibilità. Tra questi 42 milioni di euro per nuove sedi (solo 8 milioni coperti da mutuo). Tra queste anche quella di Vicenza in zona Est: investimento da 14 milioni di euro non coperti da mutuo. Si ipotizzava un trasloco già nei mesi scorsi, a settembre. Ma i fondi regionali non sono arrivati. Anzi. Il dg è ancora in attesa di avere il via libera per sottoscrivere il rogito e trasferire gli uffici. Il trasloco della mobilia (usata) è in atto. «La nuova sede di Vicenza – spiega il dg Pepe – è una delle eredità che ho ricevuto. Anche in altre province la precedente amministrazione ha acquistato nuovi immobili, francamente inutili, come a Belluno, tant´è che lì è stato anche messo in vendita, come tanti altri edifici per un valore totale di 17 milioni. Vicenza invece necessitava per lo meno di una ristrutturazione: era la sede messa peggio».
LA DENUNCIA. Con il trasferimento degli uffici partirà per il vicentino (66 dipendenti) anche l´attuazione del Piano di riduzione dei costi che Pepe aveva presentato al Consiglio regionale ad ottobre 2011. «Abbiamo dovuto definire un percorso di contenimento della spesa e un efficientamento», commenta Pepe. Un primo passo è già stato fatto: a Montebello la sede staccata è già stata chiusa. Il prossimo passo sarà il laboratorio analisi a Vicenza che verrà soppresso. Su questo Sbrollini attacca: «Questa chiusura costituisce un´aggravante a un sistema di controlli già carente – afferma -. Nel vicentino c´è la falda acquifera più importante del Nord Italia che è anche la protagonista della vicenda della discarica di Vianelle. Se la sede di Arpav chiuderà, come si potranno garantire adeguati controlli? E il personale che si occupa di prevenzione ambientale che fine farà?»
Il bilancio di previsione di Arpav, come detta l´assessorato regionale della sanità, dovrà essere decurtato del 20 per cento. Fracasso, coi colleghi di Consiglio regionale del Pd Piero Ruzzante, Lucio Tiozzo e Graziano Azzalin denunciano: «L´Arpav è sul baratro. La situazione è da tempo critica e questo ulteriore taglio darà il colpo finale. La Giunta ha il dovere di dare risposte e garantire i servizi. E invece il paradosso: da una parte si prospettano esuberi di personale, dall´altra si assumono due nuovi dirigenti. Serve un intervento forte a tutela dei lavoratori e a tutela dell´ambiente. Chiediamo che, dopo le elezioni, venga convocata un´audizione dei dirigenti Arpav e che sia evitato il taglio».
LA REPLICA. Il dg Pepe sulla chiusura del laboratorio di Vicenza rassicura: «A Vicenza resterà “l´accettazione campioni”. Si tratterà di trasferirli nei due laboratori: non vedo problemi o ricadute sull´attività di prevenzione del vicentino. Sulla riduzione del bilancio, non spetta a me esprimermi, ma ai politici rivedere e aggi! ornare il ruolo e le funzioni dell´Agenzia nata quindici anni fa.! Certo è che prevenzione e controllo del territorio sono due settori sui quali bisogna essere lungimiranti».