tratto da il Giornale di Vicenza, martedì 23 luglio 2013 – ECONOMIA – Pagina 8
LA PROPOSTA. Gli esponenti vicentini del Partito democratico hanno interessato, delle vertenze sindacali aperte, anche il ministero per l´Agricoltura e quello del Lavoro
Ginato e Sbrollini dal ministro Zanonato per portare all´attenzione del governo i problemi delle nostre aziende
Portare all´attenzione del governo, aprendo dei tavoli di crisi nazionali, le vertenze di alcune aziende vicentine. Tra queste l´Ilta-Pai di Campiglia dei Berici, la Brendolan di Sarego, la Smit di Schio, la Mcs di Valdagno. È con questo obiettivo che si stanno muovendo tra diversi ministeri (in primis quello per lo Sviluppo economico guidato dal ministro padovano Flavio Zanonato) i parlamentari vicentini del Partito democratico Daniela Sbrollini e Federico Ginato.
«A seguito di un colloquio avuto con il ministro siamo stati ricevuti dal dirigente che si occupa della gestione dei tavoli di crisi per sollecitare l´apertura urgente di un confronto su alcune realtà imprenditoriali del nostro territorio», spiega Federico Ginato. Che poi aggiunge: «Abbiamo quindi tracciato le singole storie, presentato i numeri ed evidenziato il grande valore che queste aziende rivestono nell´economia produttiva berica».
Ma il lavoro che stanno svolgendo i due parlamentari è ampio e sconfina i “limiti” del Mise (il Ministero per lo sviluppo economico) coinvolgendo anche i dicasteri del Welfare, dell´Agricoltura e del Lavoro (considerato come alcune realtà produttive non rientrino nel settore manifatturiero, bensì agroalimentare).
«Stiamo cercando di promuovere la nostra azione su diversi tavoli ministeriali – conferma Daniela Sbrollini (esponente anche della commissione parlamentare Affari sociali e sanità) – per portare all´attenzione nazionale quei casi provinciali che devono assolutamente trovare una soluzione. Ci sono aziende, come l´Ilta-Pai, che al 31 luglio rischiano di non avere più a disposizione ammortizzatori sociali. È dunque necessario aprire un fronte per cercare di dare immediatamente delle risposte. Da qui il nostro intervento per coinvolgere anche il ministro per l´Agricoltura e la richiesta di aprire un tavolo che porti a negoziar! e nuovi strumenti di welfare».
Altra impresa berica al centro dell´attenzione dei due esponenti democratici è la Ceccato.
«Stiamo parlando di realtà imprenditoriali fondamentali per il nostro territorio – riprende Daniela Sbrollini – ed è per questo che dobbiamo far capire a Roma che non esistono solo le grandi aziende». Infatti il rischio è che a livello governartivo si punti l´attenzione soprattutto sulla salvaguardia dei grossi gruppi tralasciando invece il salvataggio delle piccole e medie imprese che invece rappresentano la spina dorsale di interi territori come quello Vicentino.
«Parliamo di aziende che negli anni sono divenute risorse fondamentali in aree che altrimenti sarebbero desolati – ribadisce la parlamentare del PD – e di lavoratrici e lavoratori lontani dall´età pensionabile, spesso con figli disoccupati o precari a carico. Di persone e di aziende che hanno partecipato a costruire il Made in Italy». E il celeberrimo miracolo imprenditoriale nordestino. Modello eletto a simbolo! economico internazionale.
Dopo gli incontri nelle sedi ministeriali, i parlamentari del Partito democratico, nei prossimi giorni, chiederanno anche un incontro con l´assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan.
Un appuntamento richiesto per approfondire gli aspetti di cui si sta occupando la giunta regionale così da agire nel modo più coordinato ed efficace possibile.
«Ci muoviamo – conclude Federico Ginato – nella più radicata convinzione che sia necessario percorrere ogni possibile via istituzionale per scongiurare la chiusura e la messa in mobilità di centinaia di lavoratori. In alcuni casi si tratta di aziende vicinissime al fallimento e credo sia per questo indispensabile una riflessione più ampia e approfondita sulle ragioni che le hanno portate a questa situazione e sull´analisi di tutti gli strumenti di sostegno necessari a un tentativo di ripartenza che appare comunque come l´ultimo». Un´azione che ora dunque entrerà nel vivo anche per cercare di anticipare le conseguenze di quello che rischia di presentarsi come un autunno bollente.
«A seguito di un colloquio avuto con il ministro siamo stati ricevuti dal dirigente che si occupa della gestione dei tavoli di crisi per sollecitare l´apertura urgente di un confronto su alcune realtà imprenditoriali del nostro territorio», spiega Federico Ginato. Che poi aggiunge: «Abbiamo quindi tracciato le singole storie, presentato i numeri ed evidenziato il grande valore che queste aziende rivestono nell´economia produttiva berica».
Ma il lavoro che stanno svolgendo i due parlamentari è ampio e sconfina i “limiti” del Mise (il Ministero per lo sviluppo economico) coinvolgendo anche i dicasteri del Welfare, dell´Agricoltura e del Lavoro (considerato come alcune realtà produttive non rientrino nel settore manifatturiero, bensì agroalimentare).
«Stiamo cercando di promuovere la nostra azione su diversi tavoli ministeriali – conferma Daniela Sbrollini (esponente anche della commissione parlamentare Affari sociali e sanità) – per portare all´attenzione nazionale quei casi provinciali che devono assolutamente trovare una soluzione. Ci sono aziende, come l´Ilta-Pai, che al 31 luglio rischiano di non avere più a disposizione ammortizzatori sociali. È dunque necessario aprire un fronte per cercare di dare immediatamente delle risposte. Da qui il nostro intervento per coinvolgere anche il ministro per l´Agricoltura e la richiesta di aprire un tavolo che porti a negoziar! e nuovi strumenti di welfare».
Altra impresa berica al centro dell´attenzione dei due esponenti democratici è la Ceccato.
«Stiamo parlando di realtà imprenditoriali fondamentali per il nostro territorio – riprende Daniela Sbrollini – ed è per questo che dobbiamo far capire a Roma che non esistono solo le grandi aziende». Infatti il rischio è che a livello governartivo si punti l´attenzione soprattutto sulla salvaguardia dei grossi gruppi tralasciando invece il salvataggio delle piccole e medie imprese che invece rappresentano la spina dorsale di interi territori come quello Vicentino.
«Parliamo di aziende che negli anni sono divenute risorse fondamentali in aree che altrimenti sarebbero desolati – ribadisce la parlamentare del PD – e di lavoratrici e lavoratori lontani dall´età pensionabile, spesso con figli disoccupati o precari a carico. Di persone e di aziende che hanno partecipato a costruire il Made in Italy». E il celeberrimo miracolo imprenditoriale nordestino. Modello eletto a simbolo! economico internazionale.
Dopo gli incontri nelle sedi ministeriali, i parlamentari del Partito democratico, nei prossimi giorni, chiederanno anche un incontro con l´assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan.
Un appuntamento richiesto per approfondire gli aspetti di cui si sta occupando la giunta regionale così da agire nel modo più coordinato ed efficace possibile.
«Ci muoviamo – conclude Federico Ginato – nella più radicata convinzione che sia necessario percorrere ogni possibile via istituzionale per scongiurare la chiusura e la messa in mobilità di centinaia di lavoratori. In alcuni casi si tratta di aziende vicinissime al fallimento e credo sia per questo indispensabile una riflessione più ampia e approfondita sulle ragioni che le hanno portate a questa situazione e sull´analisi di tutti gli strumenti di sostegno necessari a un tentativo di ripartenza che appare comunque come l´ultimo». Un´azione che ora dunque entrerà nel vivo anche per cercare di anticipare le conseguenze di quello che rischia di presentarsi come un autunno bollente.