«Raccolgo l’auspicio della garante dei detenuti di Vicenza – dichiara l’on. Sbrollini – e annuncio la presentazione di un’interrogazione ai Ministri Severino e Balduzzi per sollecitare l’attenzione sulla drammatica realtà delle nostre carceri affinché si mettano in atto misure che permettano di risolvere il problema del sovraffollamento e quello della mancanza del turn over del personale penitenziario».
«La situazione rischia di esplodere – continua Sbrollini – Come Pd, abbiamo sottolineato più volte la gravità del problema, ed io stessa ho di recente affrontato la questione con il ministro Severino. Prima dell’estate, con l’assessore Giuliari, sono andata in visita alla casa circondariale di Vicenza e ci vorrei tornare presto. Abbiamo incontrato il Dott. Tolio, la direttrice Iannucci e il personale penitenziario capace e preparato, ma quantitativamente scarso rispetto al numero dei detenuti presenti. Da qui, oltre a un problema di gestione, una grande preoccupazione: come può essere tutelata la salute dei detenuti, se la loro presenza supera di 2 volte e mezzo la capienza massima del carcere? Gli ambienti fatiscenti mettono a dura prova la salute di chi vi arriva, spesso in condizioni fisiche non buone. Nelle stesse celle convivono persone condannate per reati diversi, e questo rappresenta un problema sia sotto il profilo dell’emergenza sanitaria sia sotto quello dei diritti: la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia con più di 2000 sentenze; tra le più frequenti motivazioni di condanna, l’irragionevole durata dei processi e le condizioni disumane in cui vivono i detenuti». E conclude: «In un quadro negativo come questo, dobbiamo tornare a parlare di umanizzazione della pena detentiva e di recupero sociale. È da qui che deve ripartire la riflessione».