“La morte cruenta di Lidia Miljkovic mi lascia senza parole. La dinamica è agghiacciante. La pazzia e la cattiveria non possono giustificare quanto è successo a Vicenza. La povera giovane donna aveva una vita da vivere, una famiglia da mandare avanti. Non si riescono a fermare queste stragi che hanno origine in una povertà educativa ed affettiva, dove l’amore si confonde con il possesso. Le informazioni che sembrano emergere e che riguardano i precedenti tra la povera signora ed il suo assassino pongono molti interrogativi. La legge attuale va modificata e bisogna soprattutto trovare il modo di farla applicare in maniera concreta. La prassi burocratica lascia troppe libertà proprio agli aguzzini. Le vittime invece sono praticamente lasciate sole a se stesse. Lo sgomento ci tocca. E il pensiero va ai giovanissimi figli. In un unico momento hanno perso la madre, il padre e si trovano davanti anni difficili con una tragedia inspiegabile da superare”.