POLITICA. Il senatore leghista superava i 200 mila euro. Dietro i compagni di partito Stefano Stefani (160 mila) e Paolo Franco (150 mila)
Antonio Trentin
La Dal Lago a quota 132 mila. Calearo con le detrazioni abbassava l’Irpef a 119 mila. La Lanzarin sindaca era a 101 mila. La sbrollini al minimo: 84 mila
Martedì 16 Marzo 2010 CRONACA, pagina 20 Giornale di Vicenza
Premier. E il grado dice tutto, anche per quanto riguarda i redditi personali. Nella classifica dei parlamentari ricchi e poveri, diffusa ieri a Montecitorio e Palazzo Madama, Silvio Berlusconi è primissimo su una sfera di opulenza unica e irraggiungibile, con un distacco che è difficile descrivere.
I 23 milioni di euro di imponibile Irpef 2008 del presidente del Consiglio valgono 63 mila euro al giorno per lui e – per spostarci sui dati che interessano la provincia berica – corrispondono al reddito annuo di 170-180 “normali onorevoli”, circa come i parlamentari del calibro (fiscale) dei vicentini che stanno a Roma.
Tra quelli che hanno come entrata principale o unica la paga da onorevole, infatti, il reddito medio annuo è intorno ai 130 mila euro. Considerando che nel 2008 la nuova legislatura era iniziata a primavera avanzata, l’Irpef da busta paga parlamentare è stata anche notevolmente più bassa.
Ma qual è la classifica berica? Difficile comporne una basandosi sui numeri nudi e crudi.
Dati a parte devono essere considerati quelli del meno “politico” tra i deputati nostrani – Massimo Calearo Ciman, capolista del Pd veltroniano di centrosinistra e oggi passato “al centro” con Francesco Rutelli – e del senatore leghista Alberto Filippi, entrambi imprenditori, ma presenti a Roma per periodi diversi.
Il primo – diventato deputato nella primavera di due anni fa – ha avuto nel 2008 un imponibile di 119.411 euro su 153.350 di reddito complessivo. Il secondo – che era già deputato in carica prima del trasloco in Senato – ha dichiarato i due seguenti valori: 225.453 di reddito e 200.969 di imponibile, e risulta il più benestante Irpef tra i colleghi vicentini.
Gli altri redditi complessivi dichiarati dagli eletti in provincia sono questi (con poche variazioni rispetto all’imponibile finale):
– 150.144 per Paolo Franco (Ln) unico a farsi tutto il 2008 da senatore;
– 132.277 euro per Manuela Dal Lago (Ln), di prima nomina a 2008 inoltrato, ma titolare in precedenza di altre cariche pubbliche;
– 101.189 per Manuela Lanzarin (Ln), anche lei “matricola” parlamentare e sindaca di Rosà;
– 84.067 per Daniela sbrollini (Pd) pure neoeletta;
– 165.966 per Stefano Stefani (Ln), a sua volta imprenditore, ma oggi con reddito prevalente da politico, che due anni fa aveva scambiato il posto in Parlamento con Filippi.
Qualche altro reddito Irpef, tra quelli dei parlamentari veneti più noti nel Vicentino per la loro attività di partito o al governo? Eccone alcuni.
Il pidiellino Niccolò Ghedini, ex-segretario veneto di Forza Italia e avvocato di Berlusconi, ha dichiarato per l’attività professionale del 2008 dieci volte di più che per lo stipendio alla Camera: in tutto 1.345.235 euro.
Decisamente più staccati il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta (182.451) che era precedentemente in carica come eurodeputato; quello delle politiche agricole e candidato presidente in Regione Luca Zaia (161.440) che faceva parte della giunta regionale; e quello del welfare Maurizio Sacconi (155.915).
Il capogruppo dipietrista Massimo Donadi, avvocato veneziano, era a 167.679 euro. Il veronese Alberto Giorgetti, coordinatore del Pdl regionale e sottosegretario, a 149.162. Aldo Brancher, uno dei leader post-forzisti del Pdl e lui pure sottosegretario, a 229.538.