Che un ex Ministro, cosa che si rischia di dimenticare troppo facilmente, si permetta di minacciare il Presidente del Consiglio in carica con affermazioni terribili al limite del concesso è un atteggiamento che l’Italia intera e il nord in particolare non può più digerire.
Siamo in piena campagna elettorale per le amministrative, la Lega si trova a presentare un bilancio negativo della sua lunga e duratura azione di Governo Nazionale e tenta, come sempre, di trovare il bersaglio da colpire per nascondere agli elettori i risultati promessi e mai ottenuti.
È una strategia già vista, che in passato portò i suoi frutti, ma che oggi sa di vecchio e che non incanta più nessuno.
Siamo in una condizione di emergenza, la presenza del Governo tecnico si spiega solo con la cattiva azione di governo messa in atto dal Centrodestra e dalla Lega in questi anni, una strategia sbagliata, inconcludente, e incapace di aggredire e risolvere i veri problemi.
Grazie all’aiuto di questo Governo, e al grande senso di responsabilità delle forze politiche che lo sostengono (in primis il PD), il Paese con molti sacrifici ha imboccato la via del risanamento.
È certamente più comoda la strategia della Lega, che prima ha gestito male il Paese portandolo sul baratro, e poi si è seduta a bordo campo per insultare chi tenta di sistemare le cose.
Bossi dovrebbe spiegare al Nord perché non ha concretizzato una sola promessa di quelle tanto invocate nei comizi e nelle piazze Venete.
Questa è una frase che attendiamo da tempo assieme ai tanti Veneti che hanno capito di aver inseguito per anni un sogno di cambiamento che la Lega non ha attuato e che non è in grado di promuovere.
On. Daniela Sbrollini