POLITICA/1. Solamente tre parlamentari vicentini nei giorni scorsi si sono recati nella capitale per affrontare la crisi politico-economica che sta investendo l’Italia
Nicola Negrin
Qualcuno è già in riva al mare altri stanno preparando le valigie Il pensiero è unanime: «Se arriva la chiamata rispondiamo»
Sabato 13 Agosto 2011 CRONACA, pagina 18 “Il Giornale di Vicenza”
Il clima è caldo e Ferragosto si annuncia bollente. Non tanto per le temperature di questi giorni, quanto per la crisi politico-economica che sta attraversando l’Italia e che rischia di mettere in ginocchio il paese. Il governo accelera, maggioranza e opposizione sono concordi. «Occorre fare in fretta», afferma Tremonti. «Bisogna agire subito», ribatte Bersani. I politici sono al lavoro per salvare l’Italia. Tra loro anche i deputati e i senatori vicentini. Non tutti. Qualcuno è sceso in prima linea a Roma; altri sono già in vacanza, anche se si dicono pronti «a prendere le valigie in mano e a scendere nella capitale».
IN PRIMA LINEA. Massimo Calearo (Responsabili) e Giorgio Conte (Fli) sono da poco scesi dall’aereo. Hanno passato gli ultimi due giorni a Roma. E ora sono pronti a ripartire in direzione Boston, il primo, e Sardegna, il secondo. «Giovedì – racconta Calearo – sono stato tutto il giorno a Roma. In mattinata ho partecipato all’incontro con Tremonti mentre alle 15 ho preso parte al tavolo tecnico con il sottosegretario Catia Polidori per preparare gli stati generali della commissione commercio estero. In serata sono tornato a Vicenza». Ora Calearo è pronto a staccare la spina. Certo, il quadro politico ed economico è preoccupante, ma gli impegni familiari chiamano. «Lunedì – continua – parto per Boston perché mio figlio si laurea ad Harvard. Starò solamente cinque giorni, dopo di che tornerò a Vicenza perché è giusto così». Anche per Giorgio Conte è un continuo salire e scendere dall’aereo. È rientrato a Roma ieri mattina «e purtroppo la giornata di giovedì si è rivelata inutile – spiega Conte – tenuto conto del discorso insufficiente di Tremonti. Adesso sono tornato in Sardegna ma sono pronto a fare marcia indietro. Saremo richiamati a Roma l’ultima settimana di agosto».
QUESTORE. Lavoro nella capitale anche per il senatore Paolo Franco, che è rimasto a Roma per adempiere a compiti specifici. «Sono sceso mercoledì – racconta il senatore leghista – perché mi sono occupato degli uffici di Palazzo Madama in quanto questore. Ho dovuto quindi richiamare i commessi perché le sale servivano alle commissioni». Nemmeno il tempo di tornare a casa, «ora sono a Chiampo», che dopo Ferragosto, Franco sarà nuovamente chiamato a Roma. «Martedì o mercoledì dovrò tornare giù».
VALIGIE PRONTE. C’è anche qualcuno che ha preferito rimanere distante da Roma. Al mare sì, ma con il “trolley” pronto ad essere caricato sull’aereo. «Sono al mare – racconta Manuela Dal Lago (Lega) – perché non faccio parte né della prima né della quinta commissione. Nel caso di bisogno sono pronta a scendere a Roma». Spiaggia e sole anche per Daniela sbrollini (Pd). «Sono in Puglia – afferma – e se c’è bisogno sono pronta a rientrare. Ho una doppia valigia. A dire la verità vorrei rientrare in anticipo soprattutto per portare avanti le faccende che riguardano la commissione affari sociali, che in questo momento dev’essere vista come una priorità. Spero che anche gli altri componenti siano d’accordo con me. Il 20 agosto, data prevista, è troppo tardi». Manuela Lanzarin, Lega, racconta di non aver programmato ferie. «Sono qui – commenta – disponibile per un possibile rientro repentino. Il periodo non è dei migliori e quindi è necessario rimanere a disposizione. Non sono andata a Roma, perché faccio parte dell’ottava commissione, che non è stata convocata». Niente Roma, tanto lavoro e nozze imminenti. Questi i pensieri del senatore Alberto Filippi. «Ora sono in Veneto – dichiara – e non sono in vacanza per due motivi: il primo è che la crisi richiede una possibile presenza a Roma; se chiama si torna. Il secondo motivo è che devo badare alle mie aziende. Inoltre, a fine agosto mi sposo; anche se la situazione italiana fosse tranquilla avrei ben altro da fare che pensare alle vacanze». I parlamentari torneranno al lavoro a settembre, dopo il pellegrinaggio a Gerusalemme organizzato dal vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (Pdl). Nessuno dei vicentini, però, parteciperà.