L’INTERVISTA. Daniela sbrollini dopo il parto

«Onorevoli privilegiati tranne noi mamme»
Roberta Bassan

«In Parlamento non è garantita la salvaguardia della maternità»

Sabato 16 Ottobre 2010 CRONACA,pagina 27 “Il giornale di Vicenza”.

L´onorevole mamma Daniela Sbrollini con il piccolo Davide Mangia e dorme. Mangia ogni 3 ore e mezzo, sette volte al giorno.
Di notte la mamma punta la sveglia all’1 e alle 4. Il «fagottino» Davide doveva essere ancora nel pancione dell’onorevole Daniela sbrollini, invece è venuto alla luce un mesetto prima, giusto il 29 settembre, un giorno prima dei suoi 39 anni, lo stesso giorno di nascita del premier Silvio Berlusconi, del segretario Pd Pier Luigi Bersani, del sen. leghista Stefano Stefani. Una decina di giorni all’ospedale, qualche momento di apprensione, ora va tutto bene.
Più complicato fare la mamma o la parlamentare?
La mamma, senza dubbio. I primi giorni avevo paura di fargli male anche con i pannolini, ero impacciata. Poi viene fuori la natura umana che ti rende capace di tutto.
E il papà Flavio Marelli?
Anche più bravo di me.
Glielo chiederanno tutti, a chi assomiglia?
Adesso è la copia del papà, stesso sguardo, stessi lineamenti. Ma i capelli scuri sono miei.
Farà la stakanovista come il ministro Gelmini, al lavoro appena dopo il parto?
Inizierò a novembre anche perché sto bene e voglio portare il mio bambino con me. Del resto ho lavorato per gli otto mesi della gravidanza senza alcuna difficoltà, continuando a volare e piena di energia donatami dal bambino. Magari andrò in aula con il marsupio.
Quale segnale?
Il fatto che le donne possono fare tutto e conciliare il lavoro con la vita privata se vengono messe nelle condizioni di farlo, mettendo a disposizione gli strumenti che servono.
Lei però da parlamentare, ammetterà, è in una posizione privilegiata. Non crede?
In Parlamento la tutela della maternità non è garantita, a differenza di quello che accade per le ministre che si sono create la loro nursery all’interno dei ministeri, non pensando di estenderla alle parlamentari.
La stessa cosa che godono le dirigenti con i loro asili nidi. In questo momento ho un certificato medico, cioè la mia gravidanza è considerata come una malattia. Vengo giustificata ma calcolata, io che sono una delle parlamentari più produttive, come assente. Per questo ho scritto una lettera al presidente della Camera Gianfranco Fini e alla Ministra alle Pari Opportunità Mara Carfagna che ha raccolto le firme di tutti i gruppi politici. Vorrei che avessimo meno privilegi, ma una stanza dove allattare i nostri bambini.
Ci sono donne che rinunciano alla gravidanza per motivi economici. Cosa fare?
Mi sento molto impegnata in questa battaglia, ho fatto proposte che porterò avanti al mio rientro con l’obiettivo di non lasciare le nuove coppie da sole. Servono servizi, bonus bebé, misure concrete.
Che effetto fa, da donna del Pd, festeggiare suo figlio lo stesso giorno del compleanno di Berlusconi?
Devo dire che quando Rosy Bindi ha dato l’annuncio Bersani è intervenuto dicendo che per fortuna era nato anche lui. Poi ho un aneddoto: qualche giorno prima del parto, alla festa della Confraternita del Baccalà di Sandrigo, il senatore Stefani ci aveva scherzato su. Magari, mi aveva detto, tuo figlio nasce il 29 settembre, così facciamo tutti un’unica festa con Berlusconi.
Dove ha partorito?
Al San Bortolo, struttura pubblica, ho trovato un reparto di altissimo livello. Devo ringraziare tutti, dal dg Alessandri, ai medici, agli infermieri che lavorano sotto organico e da sei mesi non vedono gli straordinari pagati. Al governatore del Veneto Zaia farò un appello: tagliare dove ci sono sprechi ed inefficienze, ma salvare gli ospedali di qualità.
Il messaggio che le ha fatto più piacere?
Ne ho ricevuto tanti: colleghi di tutte le forze politiche, amici, anche persone con cui non sono in confidenza. È stato molto bello quello del mio sindaco Achille Variati..
E se suo figlio un giorno le dicesse che vota Pdl, che farà?
È stato 8 mesi in aula nel mio pancione, spero di avergli trasmesso come la penso. Due punti fermi: Pd e Juventus.
Si andrà alle elezioni?
Ho un filo quotidiano con Livia Turco: il clima è complicato, difficile dire cosa accadrà. Certo, sarebbe bello andare alle urne con un’altra legge elettorale e un rinnovamento generazionale. Noi ci siamo. Si chiude oggi l’ottava settimana nazionale della ricerca sulla fibrosi cistica in oltre trecento piazze italiane, con un’iniziativa su scala che vedrà impegnate le delegazioni Ffc di tutta Italia, affiancate dai giovani dell’associazione Round Table Italia, nell’offerta di ciclamini, fiore simbolo della ricerca.
La campagna di sensibilizzazione in corso, oltre al ciclamino prevede anche l’iniziativa dell’sms solidale. Attivo fino al 24 ottobre il numero 45599 .

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