Lavoro, Poletti a Vicenza convince le categorie

tratto da il Gazzettino, martedì 6 maggio 2014 – Vicenza, pag. 8

Al San Gaetano. «Struttura d’eccellenza» e incontra gli imprenditori e i sindacati veneti

«Sono soddisfatto del confronto e me ne vado da qui con alcuni spunti decisamente interessanti», dice lui. «Ha detto cose condivisibili e convincenti. Ora speriamo si riescano a realizzare», dicono gli altri. Lui è il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, gli altri sono i rappresentanti veneti e vicentini di categorie economiche e sigle sindacali che lo hanno incontrato ieri. Si parte dal fondo, dunque, per raccontare la mattinata a Vicenza di Poletti. Perché questo, in sintesi, è il bilancio del faccia a faccia che lo ha visto impegnato ieri in città. Proprio nel giorno in cui approda al Senato il «suo» decreto sul lavoro: «I fondamentali del decreto sono stati rispettati e gli elementi di modifica introdotti hanno portato anche degli importanti miglioramenti, ad esempio sull’apprendistato». E alla bocciatura arrivata da Cgil e Cisl (secondo loro il decreto di precarizza il mercato del lavoro), Poletti replica così: «I numeri ci dicono che nell’ultimo trimestre del 2013 i contratti a tempo determinato hanno rappresento il 68 per cento degli avviamenti e che la loro durata è molto breve. Perché le imprese hanno ruotato su un unico posto di lavoro più di un lavoratore. La nostra idea è semplice: perché non consentire di prorogare il contratto fino al limite di 36 mesi? Come si fa a dire che questo è più precario?». La deputata Pd Daniela Sbrollini, che ha organizzato questa trasferta berica, ha voluto portare il ministro all’istituto professionale San Gaetano. Perché, spiega Sbrollini, poi raggiunta anche dall’altro deputato democratico Federico Ginato, questa scuola «coniuga alla perfezione scuola e mondo del lavoro e rappresenta una struttura d’eccellenza». E qui, in via Mora, il ministro arriva alle 10 puntuale. Si parte con la visita ai laboratori, accompagnato dal direttore Paolo Faccin. Poi è la volta dell’incontro con categorie economiche e sindacati. Il bilancio della chiacchierata? Poletti ha convinto, ora tutti attendono i fatti. «Se si riuscirà a fare anche solo il 10 per cento di ciò che il ministro ci ha illustrato, facciamo bingo». Dice il vicentino Giuseppe Sbalchiero, che è presidente veneto di Confartigianato. E per lui il primo punto da affrontare è quello che, in una parola, si chiama «semplificazione». Secondo punto: «Puntare sull’apprendistato vero». Altra priorità assoluta: creare posti di lavoro, attraverso un sistema flessibile. Da Confindustria Vicenza, invece, parte ad indirizzo di Roma una proposta che riguarda la compartecipazione dei lavoratori nelle imprese. A lanciarla è il presidente Giuseppe Zigliotto ed in sintesi prevede questo: il lavoratore accetta una quota di ore lavorative non retribuite che vanno a finire in un piccolo «tesoretto» detassato. E i sindacati? Grazia Chisin della Uil di Vicenza spiega: «Abbiamo apprezzato gli impegni del ministro. Bene il piano “garanzia giovani”. Ci sono però due criticità: il problema della precarietà e la riqualificazione ed il reinserimento lavorativo degli over». E sul «piano garanzia giovani» anche Poletti crede molto: «È la prima volta che si impianta un servizio stabile di presa in carico dei giovani che non lavorano e che non studiano. La logica è quella di produrre delle opportunità e l’inizio mi fa bene sperare». Un po’ di preoccupazione invece rimane per i soldi della cassa integrazione in deroga, che al momento in parte mancano. Ma Poletti assicura: «Governo e ministero stanno affrontando la questione»

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