FALLIMENTO/1. La storica azienda di Arsiero è fallita dal 27 gennaio
Natalia Bandiera
Il passivo era di 20 milioni di euro. Ora sull´azienda c´è l´interesse dei proprietari di “Progetto Carta”
venerdì 03 febbraio 2012 PROVINCIA, pagina 25 ” Il Giornale di Vicenza”
Dal fallimento alla rinascita in meno di una settimana. Dichiarata fallita il 27 gennaio, con un buco ufficioso di circa 20 milioni di euro, tornerà a vivere la Cartiera Val Posina, anche se ovviamente con un´altra ragione sociale. Alla storica industria, che ha dato lavoro a generazioni di operai della vallata e alla quale sono appese al filo della speranza oltre 40 lavoratori rimasti senza lavoro, è interessata la ditta Progetto Carta di Milano che vorrebbe rilevare il ramo d´azienda.
La notizia è arrivata da Montecitorio ieri mattina tramite la parlamentare Daniela sbrollini del Pd, in prima linea per salvare le sorti della cartiera di Arsiero, fallita venerdì scorso, dopo mesi di trattative, che hanno tenuto sulle spine i lavoratori senza lavoro dal mese di giugno. Da quando il titolare della cartiera, uscita indenne anche dai bombardamenti della prima guerra mondiale, era stato costretto a chiudere la fabbrica, gettando nell´angoscia i dipendenti e le rispettive famiglie. «Non ho mai abbandonato gli operai – ha detto sbrollini -, il vecchio titolare chiedeva tempo per sistemare le cose e trovare nuovi finanziatori. In questi mesi, ho seguito con attenzione le sorti della Val Posina, sperando che il proprietario potesse farcela. Dopo il fallimento di venerdì, mi sono messa in moto e ho incontrato personalmente i proprietari di Progetto Carta, che mi sono sembrati seriamente intenzionati a riaprire la cartiera. La quale, tra l´altro, produce un tipo di carta particolare per l´imballaggio degli alimenti, di cui c´è gran richiesta sul mercato. «Ora – ha concluso la deputata del Pd – faccio appello alle istituzioni, al sindaco e a tutti coloro che devono dare il proprio contributo per far tornare a vivere la cartiera di Arsiero. I sindacati hanno fatto la loro parte, ora tocca agli altri». I sindaci di Arsiero, Tiziano Busato e Velo d´Astico, Giordano Rossi, sono disposti a fare la loro parte: «Intanto i muri sono stati rilevati da un imprenditore del posto e questo è un buon inizio per completare positivamente il salvataggio della cartiera», afferma Busato.