tratto da il Giornale di Vicenza, martedì 13 novembre 2012 – SPECIALI – Pagina 8
Si scalda anche a livello regionale il dibattito sugli interventi anti-esondazioni. «I bacini di lalimazione vanno realizzati e l´interesse pubblico vale più degli interessi particolari dei singoli proprietari dei terreni. È necessario dare dei poteri straordinari al commissario per l´alluvione (che a giorni sarà di nuovo il presidente veneto Zaia) – altrimenti non ne veniamo fuori». È la posizione di Costantino Toniolo , consigliere regionale Pdl. «Diamo ai sindaci i poteri speciali per realizzare il bacino, loro conoscono le criticità e sanno come muoversi: sono certa che così riusciremo a mettere in sicurezza il territorio rapidamente», è invece la posizione di Rosanna Filippin , segretario regionale Pd. «Il Veneto non può annegare nella burocrazia: servono subito interventi strutturali per mettere in sicurezza il territorio dei Comuni lungo l´asse del Bacchiglione». Invoca invece addirittura po! teri militari l´on. Giorgio Conte , coordinatore veneto Fli. «Vicenza non può affrontare un´emergenza alluvione ad ogni pioggia autunnale. I bacini di laminazione sono l´unica soluzione ed è un parere unanime. I soldi ci sono ma la gestione commissariale ha evidentemente fallito, visto che queste opere ancora non partono. Servono poteri militari, o queste opere non si vedranno mai. E le può realizzare il Genio militare, evitando gare e pastoie burocratiche».
«Basta agire nell´emergenza: serve al più presto un piano nazionale di interventi nelle aree ad alto rischio idrogeologico come Veneto», è convinto il deputato Udc Antonio De Poli che chiede al Governo e, in particolare, al ministro dell´Ambiente Corrado Clini «di passare dalle parole ai fatti». «Dalla Regione è stato realizzato solo il 10 per cento delle opere necessarie per mettere in sicurezza il territorio: chiediamo al Governo di rimediare all´! ;assenza della Regione in materia di messa in sicurezza del te! rritorio».
Il consigliere regionale della Lega nord Nicola Finco polemizza invece con la vicesindaco vicentina Alessandra Moretti: «Sfruttare a scopo politico un dramma come le inondazioni è già di per sé squallido. La Moretti tenga per sé e per Bersani le polemiche saccenti, ed eviti di insegnare ai veneti come si spala il fango. Nello specifico in questi due anni la Regione ha utilizzato tutti gli oltre 150 milioni a disposizione dallo Stato e dal suo bilancio, avviando 300 cantieri».
«Non è il momento di alimentare polemiche» dichiara l´on. Daniela Sbrollini (Pd). «Il ministro Clini ha ricordato che, il 26 ottobre, il governo ha stanziato 130 milioni di euro destinati alle regioni del centro-nord per la sicurezza ambientale. Chiedo che vengano immediatamente trasferiti, che si metta fine al commissariamento e che vengano ampliati i poteri dei Comuni e della Regione per azioni di prevenzione e per la messa in sicurezza del territ! orio»
«La gravità dei danni causati e la catastrofe sfiorata in molte zone della nostra Regione, impone un intervento immediato da parte dello Stato e dell´Ue», afferma l´eurodeputata Mara Bizzotto (Lega): ha chiesto all´Ue «una deroga del Patto di stabilità che permetta agli enti di investire risorse per la difesa del territorio».