Nella giornata del 21 febbraio ho avuto modo di incontrare a Roma gli amici delle associazioni disabili. Nel proficuo incontro, ho registrato la sintonia e la piena condivisione delle richieste che da tempo queste associazioni rivolgono alla politica.
Posso tranquillamente affermare che le loro richieste sono in linea con quanto da noi (parlamentari del PD) proposto e presentato in parlamento dal 2008 ad oggi partendo dall’assoluta contrarietà nel toccare i diritti dei disabili, punto fermo della nostra battaglia parlamentare nei confronti del precedente Governo Berlusconi.
L’argomento che è stato da noi ripresentato al nuovo Governo e in particolare al Ministro Fornero.
Io stessa, durante uno degli ultimi interventi svolti in XII commissione Affari Sociali, ho chiesto al Ministro di:
- garantire ed estendere i livelli essenziali di assistenza
- il ritiro della vergognosa delega assistenziale e fiscale (provvedimento vergognoso del Governo Berlusconi)
- il mantenimento dei servizi socio sanitari legati ai bisogni derivanti alla disabilità e non legati al reddito famigliare.
Posso anche affermare la soddisfazione per aver chiesto e ottenuto, anche se in parte, il prepensionamento delle madri lavoratrici con figli gravemente disabili, provvedimento inserito nel decreto mille proroghe.
Esiste l’impegno del Ministro Fornero, ribadito in sede di commissione, al ritiro della delega assistenziale e fiscale, almeno dal punto di vista assistenziale, e quindi a non fare cassa sulla sofferenza ma recuperando i fondi (20 milioni di euro) grazie alla lotta sull’evasione fiscale, alla riforma dell’ISEE contrastando in modo ferreo il fenomeno dei falsi invalidi e liberando quindi risorse da destinare a chi ha il vero diritto di riceverli.
È chiaro che il confronto con il Governo non si può fermare qui, il nostro lavoro e la vigilanza su questi temi sarà costante.
In questa prima fase di lavoro del Governo Monti, l’attività si è concentrata sull’aspetto del rigore; ora è necessario intervenire sull’equità e sulla crescita, facendo finalmente pagare chi in questi anni ha tranquillamente evaso e vissuto nell’illegalità e sulle spalle dei cittadini onesti.
Daniela Sbrollini