Roma, 13 settembre 2012. Secondo alcune voci, sarebbe stata cancellata dal decreto sanità la norma che fissa, per l’apertura di sale giochi e scommesse, distanze minime dai luoghi sensibili; al suo posto, il divieto di aprirle “in prossimità” di tali luoghi.
Ma l’on. Sbrollini non ci sta e afferma «E’ bene non lasciare alla libera interpretazione una norma così importante. Non fissando la distanza minima, il Governo non proteggerebbe di certo la salute dei cittadini dal gioco d’azzardo. E’ necessario introdurre regole rigide che prevengano e contrastino con concretezza il fenomeno dilagante della ludopatia. Pur condividendo le preoccupazioni del sindaco Variati in merito, sottolineo, però, che il testo del decreto dobbiamo ancora vederlo. Non appena sarà arrivato alla Commissione Affari Sociali di cui faccio parte, mi impegnerò a lavorare nel tentativo di modificare le parti del decreto a mio avviso inadeguate. Sono del parere che i sindaci dovrebbero avere voce in capitolo: in questo senso, è ora in discussione la nostra richiesta di affidare loro il potere di decidere di volta in volta per l’apertura o meno delle sale scommesse nei propri territori».
«Inoltre – prosegue la deputata vicentina – la direzione che ho intrapreso, insieme al mio partito, è quella del riconoscimento della ludopatia come malattia sociale grave che rientra a pieno titolo nei livelli essenziali di assistenza».
E conclude annunciando un’altra importante battaglia: «Quando il decreto sarà in Commissione, chiederemo di inserire nei LEA anche le malattie della sensibilità chimica».
The Real Person!
Ti ringrazio tanto per quello che fai insieme agli altri amici!
Cara Daniela mi compiaccio per il tuo impegno, ma sopratutto per voler inserire nei LEA anche l’M.C.S. Io come coniuge di persona affetta da tale patologia, ma sono sicuro anche tante altre persone come me e/o ammalate ti sosterranno e saranno al tuo fianco.
Cordialmente
Claudio Fiori