Roma, 14 novembre 2012. «Ho chiesto al Presidente del Consiglio di conferire al Presidente Zaia i poteri commissariali speciali finalizzati alla realizzazione del bacino di laminazione di Caldogno. Proprio come richiesto dai sindaci Variati e Vezzaro, dagli amministratori e dai cittadini che come me hanno firmato la petizione» afferma l’onorevole Daniela Sbrollini, che ieri sera è intervenuta in Aula con una richiesta esplicita al Presidente Monti al fine di velocizzare l’iter di realizzazione dell’opera ed allontanare, così, quelle condizioni che mettono a rischio il futuro del territorio vicentino e la vita delle persone che vi abitano e lavorano.
«Il lavoro di forze dell’ordine, vigili del fuoco, protezione civile e volontari che domenica hanno operato ininterrottamente, è stato ancora una volta prezioso, ma è necessario scongiurare definitivamente il rischio di una nuova alluvione con la realizzazione dell’unico intervento che può mettere fine a questo incubo. Sappiamo bene che la tempistica di opere di questo calibro è tutt’altro che breve, ed è proprio per questo – conclude la deputata del Pd – che invitiamo il governo ad accogliere la richiesta di avviare una procedura d’urgenza per uscire da questo stato di emergenza costante».
Giusti i bacini a monte, ma non basta, specialmente se si guarda l’idrografia regionale nel suo totale che dai tempi di Venezia e dell’ultima alluvione che ha fatto costruire molte opere, il 1882 e il 1905. Ne è passato di tempo anche da quando il ponte del Palladio è stato alzato e allargato nel 1908 perchè ad ogni serie di alluvioni, i livelli aumentano…Ho proposto a Vicenza e anche a Torri di capire meglio il problema, anche dopo i 2 convegni che ho tenuto lo scorso anno. Non risponde nessuno. Tutti pensano di sapere tutto e quanto basta…Peccato che la realtà sia ben diversa…
The Real Person!
Gentile Giovanni, ha ragione. Purtroppo oggi dobbiamo far fronte ad una emergenza dopo i danni causati dalla cementificazione. Io ho raccolto una richiesta dei sindaci e dei cittadini.
Buonasera, intervengo nel dibattito per apportare un contributo, ottimo pensare ai bacini laminazione a Caldogno, ma dobbiamo pensare che sono stati cementificati nell’area ex aeroporto 240000 mq. Cosa vuol dire che prima dei lavori un ottimo impianto di drenaggio faceva si che l’acqua defluisse nel bacchiglione con una certa lentezza, ora vuoi aver eliminato i drenaggi vuoi aver cementificato completamente l’area fanno si che zone di Vicenza di solito non andavano sotto acqua, ora vanno sotto. Questo pensiero è condiviso da molti ingegnieri.