Venerdì 13 gennaio 2012 PROVINCIA, pagina 31 “Il Giornale di Vicenza”
Il timore che all´origine del drammatico gesto compiuto ieri dal 45enne di Zané possa esserci anche la recente perdita del posto di lavoro amplifica lo sconcerto delle parti sociali, che tornano a chiedere una seria riflessione sulla situazione attuale e una generale assunzione di responsabilità.
«Gesti così estremi confermano il fatto che stiamo vivendo in un clima di ansia e di crisi economica acuta in molte famiglie – sono state le parole di Grazia Chisin della segreteria provinciale della Uil – questo non fa che ribadire da parte del sindacato la necessità di portare avanti un lavoro di mediazione orientato alla tutela dei lavoratori. E il Governo deve mettere in campo misure urgenti per contrastare questa crisi».
«Non si può che provare un grande rispetto e una profonda pietà umana di fronte a queste tragedie – ha commentato Stefano Chemello, della Fim-Cisl di Thiene – come non si può morire per lavoro, non si può nemmeno morire per la sua assenza. Bisogna darsi da fare per sostenere chi perde l´occupazione e favorirne il reinserimento».
Punta sul valore identitario del lavoro Maurizio Ferron, segretario generale della Fiom Cgil. «Perdere l´occupazione non significa solo perdere una rendita economica; significa soprattutto trovarsi esclusi da una rete di relazioni sociali e vedersi privati del futuro. Categorie economiche, sindacati e politica devono mettere al centro delle loro azioni il diritto al lavoro».
Sulla vicenda si sono espresse anche le parti politiche.
«Alla famiglia dell´operaio va la vicinanza dell´Unione di centro che rinnova l´appello, più volte lanciato negli ultimi mesi, affinché si avvii una riforma degli ammortizzatori sociali che tenga in debita considerazione anche le piccole e medie imprese alle prese con la crisi».
È l´appello lanciato da Antonio De Poli, deputato veneto dell´Udc.
«È l´ennesima tragedia che si verifica nella nostra Provincia – sono le parole della parlamentare vicentina del Pd Daniela sbrollini – e che ci ricorda come sia necessario tornare a mettere l´uomo al centro del mercato del lavoro, ragionare sull´occupazione e sul sistema degli ammortizzatori sociali». A.Z.