TERRITORIO. L’intervento dell’on. Sbrollini (Pd) dopo i controlli
Lunedì 04 Luglio 2011 CRONACA, pagina 9 “Il Giornale di Vicenza”
«Finalmente si comincia a fare chiarezza», dice l’onorevole del Pd Daniela sbrollini a proposito dei risultati del biennio di controlli sulle cave, promossi dalla Provincia; ma proprio la Provincia guidata da Lega e Pdl, aggiunge la parlamentare, «ha sempre sottovalutato il problema e non ha mai attuato controlli seri e precisi per verificare se e quanto si scavasse ed estraesse nelle molte, anzi troppe, cave attive nel territorio vicentino».
Richiamando il proprio impegno sul tema cave quand’era consigliere provinciale, sbrollini rincara la dose: «La provincia di Vicenza – dice – è tra le prime come presenza di cave, miniere e discariche. Per più di 20 anni il Veneto è stato privo di una legge regionale in materia, questo vuoto normativo ha permesso ad alcuni cavatori di fare ciò che volevano scavando senza limite e a volte in prossimità di falde acquifere o in contesti paesaggistici importanti e fragili come i Colli Berici».
«La Provincia – prosegue la parlamentare – ha completamente lasciato briglie sciolte a volte addirittura sorvolando su ripristini ambientali non eseguiti, o su cave a cielo aperto che in realtà sulle carte dovevano essere miniere. Rimango convinta – conclude Daniele sbrollini – che queste fonti di ricchezza che si andavano a creare in modo non trasparente, servissero anche a pagare campagne elettorali di alcuni politici e partiti alimentando un giro di interessi loschi come emerge in questi mesi grazie al lavoro di magistratura e delle indagini».